FATTORE FAMIGLIA. PENALIZZA I SOGGETTI DEBOLI E RISCHIA DI DANNEGGIARE I MINORI
FATTORE FAMIGLIA. ZEPPIERI: «PENALIZZA I SOGGETTI DEBOLI E RISCHIA DI DANNEGGIARE I MINORI».
«Famiglie anziché famiglia: è bastato questo primo appunto per far crollare la maggioranza Rocca nella sua visione unica e riduttiva della società», afferma la Consigliera regionale del Polo progressista Alessandra Zeppieri dopo che è stato bocciato il suo emendamento alla Legge regionale 37/2023 “Istituzione del fattore famiglia”.
«La maggioranza non solo non ha accolto la mia richiesta di modificare il termine “famiglia” con “famiglie” ma si è trincerata dietro una definizione burocratica che nulla ha a che vedere con la possibilità di dare un segnale concreto e forte di apertura, condivisione e riconoscimento delle varie forme di famiglia che ormai costituiscono la nostra società», afferma Zeppieri.
«Questa è una legge che divide, che va a penalizzare i soggetti più deboli, in particolare le minori e i minori – continua la Consigliera – perché aggiunge una serie di fattori, oltre a quello ISEE previsto dalla normativa nazionale, per poter accedere ai benefici previsti. Tra questi, la conformità nel pagamento delle tasse e la frequenza regolare dei minori alla scuola dell’obbligo. Eppure è lampante che proprio chi è in difficoltà economica potrebbe incappare in problematiche del genere. Oltretutto i servizi da cui si intende iniziare a sperimentare la legge riguardano proprio i minori: scuolabus e centri estivi; col rischio quindi di andare a ingigantire le distanze sociali ed economiche già in atto».
«In più – continua Zeppieri – si fa anche riferimento al numero di figlie e figli per poter accedere a una premialità maggiore e quindi si torna alla visione riduttiva, discriminatoria e pericolosa che questa maggioranza ha della società, anche perché nulla vieta loro in futuro di ampliare i servizi di riferimento e quindi andare a penalizzare quelle persone sole o che decidono di non avere figli».
«Noi continueremo sempre – conclude la Consigliera – a batterci per le persone più deboli e per la pluralità della società. Non si fa politica sulla pelle delle famiglie».
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