Fare psicoterapia a teatro per vincere blocchi e limiti caratteriali
Fare psicoterapia a teatro per vincere blocchi e limiti caratteriali
Roma – 26 settembre Teatro Keiros – ore 20 – ingresso libero
Ognuno di noi ha alcune tendenze eccessive che spesso ci complicano la vita: alcuni sono troppo timidi, altri troppo aggressivi, alcuni sono troppo generosi, altri troppo freddi ecc. ecc.
Ma come fare per cambiare questi eccessi che ci accompagnano da tutta la vita? Un metodo efficace è provare a cambiare in tutta sicurezza sul palco in un ambiente protetto. La vita reale, le nostre relazioni non sono in pericolo, siamo su un palco, e recitiamo quello che vorremmo essere, quello che abbiamo paura di fare. E se sbagliamo? Se i comportamenti “nuovi” ci vengono male? Se risultiamo goffi? Non c’è problema, siamo a teatro e sbagliare non è un problema. Semplicemente, proviamo un’altra volta finché non ci sentiamo soddisfatti di come stiamo agendo. Inoltre, lavorando all’interno di un gruppo di persone, possiamo magari anche prendere spunto dagli altri per migliorare.
Il regista e psicoterapeuta Giovanni Porta ci spiega in cosa consiste il suo metodo di lavoro: “Il modo che propongo si basa su una miscela di psicoterapia e teatro: la psicoterapia consente di comprendere, attraverso l’ascolto delle proprie emozioni, in quali campi della nostra vita vogliamo cambiare qualcosa; divenire consapevoli di avere qualcosa che vogliamo cambiare è di sicuro il primo passo. Quello che normalmente definiamo “carattere” altro non è che il nostro stile di risposta abituale alle situazioni che la vita ci propone. Molte persone sono convinte di non poter cambiare i propri comportamenti di routine, neanche quelli improduttivi, e si trincerano dietro uno stereotipato “ma io son fatto/a così”. Le abitudini, però, rischiano di diventare destini, se non le si mettono mai in discussione… In questo senso ci può venire in aiuto il teatro, che per sua natura permette di sperimentare direttamente, in uno spazio protetto, i comportamenti nuovi che si desidera mettere in atto. Possiamo inscenare delle vere e proprie “prove” scenico-esistenziali in cui combattere e superare quella sensazioni di imbarazzo e innaturalezza che si provano quando facciamo qualcosa del tutto nuovo. Ma questo metodo per “prove ed errori” può davvero risultare utile? Personalmente, ho molta fiducia nella capacità di apprendimento del nostro corpo: quando proviamo una sensazione piacevole in risposta ad un comportamento nuovo, sarà molto probabile che ripeteremo quel comportamento, al fine di riprovare quella sensazione piacevole”.
L’occasione per provare la presentazione gratuita della nuova stagione di teatroterapia: una nuova forma di lavoro su se stessi che mescola teatro e psicoterapia al fine di facilitare il cambiamento personale. A condurre il laboratorio uno psicoterapeuta esperto di teatro, Giovanni Porta.
I posti sono limitati per la presentazione per cui è necessario prenotarsi inviando una mail a giovanniporta74@gmail.com e specificando che si è interessati alla presentazione di Roma.
Conduce i lavori il dott. Giovanni Porta, psicoterapeuta gestalt, performer poetico e teatrale. (www.giovanniporta.it)
Appuntamento Mercoledì 26 settembre a Roma, al Teatro Keiros di via Padova 38/a dalle 20.
PROGRAMMA DEL LABORATORIO
Il laboratorio si terrà da ottobre a maggio sia a Roma (il mercoledì) che a Milano (il venerdì) ogni due settimane. In totale, 16 incontri, organizzati in 4 “moduli” da 4 incontri ciascuno:
PRIMO MODULO: LA FORMAZIONE DEL GRUPPO:
Creare un ambiente accogliente, adatto al lavoro su se stessi (ottobre e novembre).
Inizialmente, si centrerà l’attenzione sulla capacità di giocare e divertirsi attraverso il teatro. Il gioco come modo per uscire dai normali schemi che ci ingabbiano e trovare un universo ludico all’interno del quale sdrammatizzare i propri problemi. Costruire un contatto umano autentico tra le persone che partecipano al laboratorio, in cui ognuno sperimenti sia la difficoltà del nuovo sia la possibilità di trovare una propria dimensione. Possibilità di vedere e lasciarsi vedere, trovarsi un ruolo non troppo stretto, concedersi il lusso di avere fiducia…
SECONDO MODULO: IL CONTATTO CON SE STESSI E CON LA PROPRIA STORIA
Esprimere e mostrarsi attraverso il mezzo artistico (dicembre e gennaio)
Una volta formato e “rodato” il gruppo sarà possibile addentrarci più a fondo nel lavoro di teatro terapia. Lavoreremo sulla capacità di ascoltare, accettare ed esprimere le proprie emozioni e i propri pensieri attraverso il mezzo artistico. Ascoltarsi per entrare in contatto con la propria storia passata e con i modelli che possono essere utili bussole per muoverci nel mondo o pesanti fardelli da portarsi addosso: miti e credenze familiari, sogni (propri e altrui), sogni e aspirazioni irrisolte. Proveremo infine a contattare le parti di noi stessi che si solito vediamo meno e a farci un po’ amicizia…
TERZO MODULO: APPROFONDIRE PREGI E DIFETTI DEL PROPRIO MODO ABITUALE DI STARE NEL MONDO (febbraio e marzo)
Una volta conosciuto un po’ più approfonditamente il proprio modo di stare nel mondo, ci concentreremo sui propri limiti abituali: su ciò che vogliamo e che fatichiamo a ottenere, sui nostri blocchi e paure. Ognuno avrà la possibilità di utilizzare il mezzo artistico per “camminare vicino ai propri limiti”, aumentando la consapevolezza sia dei propri desideri che dei mezzi atti a raggiugerli. In questo modulo verrà utilizzato l’Enneagramma, prezioso strumento di conoscenza del proprio carattere, per scoprirne non solo i limiti, ma anche le possibilità di evoluzione verso un adattamento al mondo più vicino ai nostri bisogni e desideri.
QUARTO MODULO: L’EVOLUZIONE VERSO QUALCOSA DI NUOVO (aprile e maggio)
L’ultima parte del laboratorio sarà finalizzata alla solidificazione, tramite il mezzo artistico, delle conquiste ottenute durante tutte le fasi del percorso. Ad ognuno verrò chiesto di costruire un seguito alla propria storia personale, essendone sceneggiatore e interprete: un percorso di ricerca di un finale diverso dal solito che possa magari influenzare positivamente anche la vita al di fuori del teatro. Una volta sviluppata la consapevolezza di come ci muoviamo di solito e di come le nostre abitudini comportamentali ci limitino in varie occasioni, il teatro diventerà palestra di sperimentazione esistenziale: ognuno potrà provare a comportarsi in maniera un po’ diversa, nel contesto protetto della macchina teatrale…
INFO E ISCRIZIONI
giovanniporta74@gmail.com – www.giovanniporta.it
GIOVANNI PORTA
(www.giovanniporta.it) Psicoterapeuta esperto nell’utilizzo di tecniche artistiche nella relazione di aiuto, perfomer teatrale e poetico. Psicologo psicoterapeuta di orientamento gestaltico, è esperto in alimentazione e teatroterapia. Vive e lavora tra Roma e Milano. Da anni realizza laboratori e percorsi in cui l’arte viene utilizzata con finalità terapeutiche. Laureato in Psicologia presso l’Università degli Studi di Padova, si è successivamente specializzato con un master in “Utilizzo di tecniche artistiche nella relazione d’aiuto”, ha una specializzazione in Psicoterapia della Gestalt presso l’I.G.F. di Roma, ed una in “Teatro e Psichiatria”.
Riceve a: Roma, via delle Lega Lombarda 13 (metro Bologna) – Pomezia, via Rimini 5B – Milano, via Ozanam 15 (metro Lima)
Ufficio stampa Giovanni Porta: Eo Ipso – www.eoipso.it
Info: Chiara Porta – cporta@eoipso.it
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