Fa tappa a Rieti “Giovani Ambasciatori contro il cyberbullismo per un web sicuro in giro per l’Italia”
Rieti, 24 novembre 2020
Fa tappa a Rieti “Giovani Ambasciatori contro il cyberbullismo per un web sicuro in giro per l’Italia”, la campagna nazionale di formazione all’uso consapevole dei devices e della rete internet, promossa dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori.
Fa tappa a Rieti, nel Lazio, il tour della campagna del Moige finalizzata a prevenire bullismo e cyber risk e formare i giovani all’uso consapevole dei devices e della rete internet. Domani presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Di Savoia” si terrà l’Open Digital Day, una mattinata dedicata alla prevenzione dai cyber risk.
La tappa di Rieti rientra nel tour della campagna “Giovani Ambasciatori contro il cyberbullismo per un web sicuro in giro per l’Italia”, promossa dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori in collaborazione con La Regione Lazio.
I DATI SUL FENOMENO
I dati dell’indagine “La dieta cyber dei nostri figli” coordinata dal Prof. Tonino Cantelmi dell’Università Europea di Roma, per il Moige con un campione di oltre 2.500 minori tra i 5 e i 22 anni.
Dall’analisi emerge una generazione super tecnologica e iperconnessa. Il 22% possiede almeno 5 devices come computer, tablet, pc portatile, smartphone e console e soltanto l’1,4% dei ragazzi non ha una connessione internet, mentre solo l’11,8% non usa i social.
Si tratta quindi di un fenomeno sempre più presente e pervasivo, se consideriamo che 1 ragazzo su 2 (il 50%) rimane connesso da 1 a 3 ore al giorno e il 27,4% trascorre più di 3 ore al giorno immerso nel web, non accorgendosi del tempo trascorso per il 60% dei casi.
Preoccupa, inoltre, che il 37,7% attende con ansia il momento della connessione, il 40,5% non è tranquillo sapendo di non poter accedere a Internet e il 24,8% rinuncia spesso o sempre alle ore di sonno per rimanere connesso, mentre il 40% prova un senso di delusione per l’assenza di notifiche.
La maggior parte dei giovani fa chiaramente fatica a separarsi dal proprio smartphone: il 70,5% non è stato un giorno intero senza il cellulare, il 61,9% ha provato ansia o rabbia non potendo accedere al proprio device e il 19,8% sostiene di non poter trascorrere nemmeno un’ora senza il proprio smartphone.
Inoltre i ragazzi dimostrano di sottovalutare le insidie di internet e, in particolare, il fenomeno del Online Grooming (adescamento virtuale). Basti pensare che ben il 71,2% (7 su 10) ha accettato l’amicizia di un estraneo su social, almeno una volta; il 21% dichiara di aver incontrato personalmente estranei conosciuti on line; il 19,3% ha dato loro il proprio numero ad un estraneo; l’8,1% dichiara di aver scambiato foto personali con un estraneo ma 1 ragazzo su 2 condivide foto di se stesso attraverso il proprio smartphone. Collegato a questo è il fenomeno del “sexting”, che fa riferimento alla condivisione di selfie e video sessualmente provocanti o pornografici di se stessi o di persone conosciute personalmente. Questa forma di aggressione &egr ave; rischiosa e può far seguito ad episodi di bullismo “reale” o esprimersi solo online.
Ancora una volta il web e i social si confermano come vero e proprio mezzo di disinformazione: il 19% si fida ciecamente dei contenuti che veicola il web, il 50% ha creduto almeno una volta ad una fake news e solo il 18% verifica la fonte.
In generale il 95,6%, possiede uno smartphone, inclusa la fascia di età più piccola, e lo utilizzano il 77% per la messaggistica istantanea, 67,6% per chiamare e un 50,5% per aggiornare i social e giocare.
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