Europa contro l’Acrilammide
Vis a Vis con l’Industria Alimentare e soluzioni concrete per combattere il Cancerogeno Tabu’
Chiara Manzi alla Conferenza Annuale SAFE lancia l’Appello all’Unione Europea per una Rivalutazione dei limiti di legge dell’Acrilammide e Soluzioni Concrete per l’Industria Alimentare
Bruxelles, novembre 2024– Durante la Conferenza Annuale di SAFE, l’istituzione Europea per la tutela dei consumatori, Chiara Manzi, massima esperta europea e professoressa di Medicina Culinaria, è intervenuta nel panel dedicato all’acrilammide, contaminante di processo cancerogeno e genotossico presente in patate, prodotti da forno bruciacchiati e caffè.
Il panel, che ha visto la partecipazione di illustri esperti quali Frans Verstraete, DG SANTE della Commissione Europea, e Dr. Carmen Breitling-Utzmann (Responsabile del laboratorio centrale per i contaminanti di processo negli alimenti, CVUA Stuttgart), ha presentato le più recenti ricerche scientifiche sull’acrilammide. È emersa l’urgenza di una rivalutazione da parte dello IARC del suo impatto sulla salute, considerando che la classificazione attuale come probabile cancerogeno di classe 2A risale a oltre 30 anni fa e non riflette le conoscenze scientifiche e le evidenze emerse negli ultimi anni sugli umani.
Chiara Manzi, parlando davanti a un pubblico che includeva la Vice Presidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna, ha evidenziato non solo i rischi legati all’acrilammide, ma anche le soluzioni pratiche per ridurre la sua presenza negli alimenti. “Il mondo scientifico è unanime: l’acrilammide rappresenta un rischio cancerogeno significativo e deve essere più che limitata, deve essere eliminata dai prodotti alimentari. È fondamentale agire su due fronti: da un lato sensibilizzare i consumatori su come riconoscerla negli alimenti e ridurla nelle cotture domestiche, dall’altro promuovere soluzioni tecnologiche per le industrie alimentari per garantire produzioni sicure.”
La presenza di Chiara Manzi in questa sede strategica, che rappresenta un punto di incontro tra l’Unione Europea e le industrie alimentari, ha segnato un momento cruciale per mettere in evidenza i rischi dell’acrilammide e proporre soluzioni pratiche e scientificamente fondate. “Parlare direttamente alle istituzioni europee e alle industrie alimentari non è solo un onore, ma un passaggio imprescindibile per avviare un cambiamento reale,” ha dichiarato Manzi. “La cooperazione tra scienza, politica e industria è fondamentale per garantire la salute dei consumatori.”
La Prof.ssa Manzi ha inoltre sottolineato come le cotture prive di acrilammide siano già una realtà possibile, sia a livello casalingo che industriale, e che, grazie a innovazioni tecnologiche e alla corretta applicazione delle conoscenze nutrizionali, e possibile eliminare questo cancerogeno di processo, in modo sicuro ed economico, anche nelle produzioni industriali di pizze, biscotti e caffè.
L’appello lanciato alla Conferenza SAFE è chiaro: l’Unione Europea deve rivalutare i limiti e le leggi in merito ai processi industriali data la pericolosità dell’acrilammide e alla luce delle più recenti ricerche, fondamentale é lavorare attivamente con le industrie alimentari per la sua eliminazione, garantendo così la tutela della salute pubblica.
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