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 Esplorato un lungo tratto dell’Acquedotto Augusteo della Campania.

Gennaio 23
08:29 2023

Associazione “COCCEIVS”
Amici della Crypta Neapolitana e del sottosuolo flegreo
Il 2 Gennaio 2023 l’Associazione Cocceivs, grazie
all’autorizzazione all’accesso da parte del Commissario Straordinario per la bonifica di Bagnoli e con la collaborazione operativa
della società Invitalia, ha rinvenuto un tratto dell’antico acquedotto Augusteo della
Campania prima sconosciuto alla scienza. Esso appartiene alla diramazione che, dalla
Crypta Neapolitana, portava acqua potabile alla collina di Posillipo ed all’isola di Nisida ed
è in ottimo stato di conservazione. Lo sviluppo rilevato al momento è pari a 647 metri e
tale valore lo qualifica come il più lungo segmento noto dell’Acquedotto Augusteo,
presentando inoltre ben dodici spiragli di accesso.
La nuova scoperta è stata possibile grazie alla segnalazione di residenti locali che da
ragazzini, oltre 40 anni fa, percorrevano già il condotto e ne facevano il loro terreno di
gioco.
La maggior parte del percorso è costituita da uno speco largo fra i 52 cm ed il 70 cm, con
un rivestimento di intonaco idraulico alto 64 cm alla base dei piedritti, a sua volta ricoperto
da uno spesso deposito di calcare.
Per lunghi tratti è possibile procedere eretti, ma in corrispondenza degli spiragli laterali vi
sono accumuli recenti di terreno di provenienza esterna, che costringono spesso a
strisciare o a procedere carponi.

Il percorso è caratterizzato da numerose svolte e curve, dovute in parte agli errori nelle
direzioni di scavo fra due squadre di scavo adiacenti, ed in parte alla necessità di evitare
zone in cui la roccia incassante è interessata da bancate di materiale poco coerente di
origine eruttiva.
Una parte degli spiragli di accesso è ostruita dai materiali alluvionali, mentre altri si aprono sulla
parete tufacea e sono occultati dalla vegetazione del versante.
Il percorso esterno per raggiungere l’ingresso è piuttosto impegnativo, richiedendo diverse
arrampicate su terreno incoerente ed un abbigliamento protettivo nei confronti dei rovi.
La progressione all’interno dell’ipogeo varia da agevole a estrema, richiedendo così una notevole
esperienza speleologica e la padronanza delle tecniche e delle attrezzature idonee.
Tutti i sopralluoghi sono stati svolti nel rispetto delle normative di legge per il lavoro in ambienti
confinati, con l’impiego di analizzatore di gas multi-sensore certificato. Tuttavia, si osserva una
sensibile circolazione d’aria, grazie alla relativa vicinanza alla superficie ed ai numerosi spiragli di
accesso.
La struttura ipogea finora esplorata presenta già notevoli elementi di interesse scientifico, che
intendiamo approfondire in stretta collaborazione con i dipartimenti universitari competenti e con la
Soprintendenza ABAP per il Comune di Napoli.
Per la prima volta abbiamo a disposizione un lungo tratto continuo di acquedotto antico in
ottimo stato ed in cui sarà possibile ricavare una misura accurata del dislivello esistente fra i livelli
di scorrimento di due punti fra loro distanti. Ciò permetterà di calcolare con una certa precisione il
flusso idrico di progetto e reale. 
Dal punto di vista geologico, l’ipogeo permette di esaminare direttamente la struttura interna di un
consistente tratto del costone tufaceo che sostiene Posillipo. Ciò permetterà di ricavare importanti informazioni sulle sequenze
eruttive che hanno formato il costone.
Analogamente, l’analisi dei depositi calcarei permette di ricavare informazioni
sull’evoluzione del territorio e del clima nell’antichità, con importanti ricadute sulle
tendenze evolutive del clima attuale.
L’analisi archeologica del manufatto si prospetta di estremo interesse, per determinarne le
modalità di realizzazione, la presenza di strutture di controllo del flusso, di diramazioni, di
afflussi e di deflussi.
In conclusione, riteniamo che vi siano ampie prospettive per la definizione di un piano di
ricerche e di valorizzazione di questa importante scoperta, che aggiunge un significativo
tassello alla conoscenza del popolamento antico dei Campi Flegrei.

Associazione COCCEIVS, Via della Grotta Vecchia 3, 80125, Napoli
associazione.cocceius@gmail.com

 

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