Errata corrige
Nell’articolo “Le biblioteche si fanno sentire – gli scrittori e la città”, apparso sul numero 12 di dicembre u.s., l’intervento della scrittrice Daniela Zannetti non era integrale; per completezza d’informazione e per non ledere l’immagine della relatrice, riportiamo per esteso il pensiero dell’autrice dell’articolo: «Il parlare del proprio territorio è la possibilità di esercitare una prima azione identificativa anche della memoria che si ha delle proprie radici. Sul “Rito dell’ampolla della Lega” citato in apertura dell’intervento per “Gli scrittori e la città” gravava un punto di domanda fondamentale per comprendere il senso del brano inedito “Identità” successivamente letto al pubblico e il genere di aggregazione che esortava. Infatti se l’identità e il suo mantenimento dipendono dal nostro continuo lavorarci è pur vero che vanno messe in cantiere idee meno miopi e localistiche, come appunto si può considerare il rito dell’ampolla Padana, ma aperte semmai anche alle diversità che arrivano a comporre ogni identità. Non a caso parte dell’inedito è volutamente recitato in dialetto sardo e non in quello locale. Se non altro per sperimentare i differenti suoni proposti dalle identità»
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