Eravamo solo bambini
Il titolo: Eravamo solo bambini. L’autore è Massimo Polidoro, scrittore, divulgatore, giornalista di fama nazionale. La casa editrice che l’ha pubblicato da pochi mesi è la Piemme, una delle più prestigiose in Italia. I fatti riguardano Grottaferrata e si svolsero nei lontani anni sessanta con epilogo nel 1969. Ne parlò tutta la stampa. Fu un vero e proprio crimine vergognoso che marchiò il nostro paese. Che si abbatté sull’istituto d’accoglienza per i bambini meno fortunati, Santa Rita, diretto da una creatura spregevole: Maria Diletta Pagliuca. Nata nel 1908 in provincia di Avellino, fu Suor Colomba nell’Elisabettine. Smascherata e cacciata dal Convento d’Assisi, diede il là ad una vita scellerata, mascherata dal motto: “l’amore per Dio è sofferenza”. Una storia vera che affonda negli atti processuali contro la donna, nelle cronache del tempo e nella memoria di chi, come Mario, soggiornò più o meno a lungo nell’inferno di satana. Ed è proprio dal racconto di Mario, fu Mario Appignani o “Cavallo Pazzo”, che emergono effettività crudeli contro bambini orfani, poveri ed handicappati. Bambini inermi in balia dei più vergognosi soprusi, celati e nascosti dall’angelo della morte, la Pagliuca, protetta da connivenze politiche e religiose e di certe forze dell’ordine. Tredici bambini morti misteriosamente. Ossa umane ritrovate dopo oltre vent’anni. L’orrore del lettore monta sino all’epilogo di una condanna lieve della belva: 4 anni e 8 mesi. E tutti gli altri complici assolti. Risultarono solo e semplici maltrattamenti, esagerazioni dei piccoli e dei genitori. La dura lettura di questo libro sia un monito a chi si permette di abusare di innocenti e deboli. O così si spera. Non ci si azzardi più a permettere questi schifi. E che ci siano sempre persone coraggiose, che misero, allora, e metteranno sempre fine a queste orride fraudolenze. Furono, in quel tristo frangente, mirabili intelligenze celesti nel segno della giustizia giusta. Da Frascati Il pretore Lanzara, il commissario di Polizia Pietro Marra, il maresciallo capo Elio Dolci – mio padre – e gli agenti tutti. Erano solo bambini…. Che abbiano finalmente, vivi e morti, quella pace che mai gli fu concessa.
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