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ENERGIA E TRANSIZIONE ECOLOGICA

ENERGIA E TRANSIZIONE ECOLOGICA
Dicembre 13
15:03 2022

Si è tenuta venerdì, dalle ore 18:00, via web, la videoconferenza “Energia e transizione ecologica” (intervenuti membri Italia Nostra, docente chimica Bologna, biologo GUFI, docente Università di Roma La Sapienza, ricercatore ISPRA, ENEA-responsabile DUEE-SPS-SAP). Ambiente, tutela paesaggio, beni culturali, il controllo delle risorse energetiche, l’energia e il modello di sviluppo dominante (fonti fossili) e l’effetto serra fortemente alterato dall’emissione di gas serra da parte dell’attività umana. La temperatura globale che si sta innalzando, il suo contenimento entro i 2 gradi entro il 2050 ma nel frattempo scioglimento calotte polari, innalzamento mare, la scomparsa in Italia dei ghiacciai e le zone sempre più desertificate. Nell’ultimo trimestre del 2021 già innalzamento dei prezzi dell’energia. Essere dipendenti da idrocarburi, chi decide il prezzo del gas in Europa? La borsa di Amsterdam, la logica speculazione e il profitto. E poi l’impatto sociale e ambientale, la subalternità e la prospettiva di un’energia pulita a servizio dei cittadini. La transazione ecologica e non falsi slogan, coerenza e no mistificazione. Il riferimento all’art. 9 della Carta Costituzionale, il rapporto tra campi agricoli e pannelli e pale eoliche. Puntare al risparmio energetico a partire anche dai consumi individuali. La coniugazione della scienza con la società, dove gli edifici consumano circa il 40%, quindi incentivato il risparmio in edilizia a partire dal ’96 tramite la detrazione fiscale e le ristrutturazioni edilizie soggette a risparmio energetico (eco bonus, super bonus es. sistemi fotovoltaici in edifici). Gli incentivi commisurati comunque al risparmio energetico (Europa). Quindi risparmio, ottimizzare energia, produrre l’energia non da fonti fossili, non impattare sull’ambiente e immagazzinare energia nel migliore dei modi. Iniziare a guardare le cose da lontano se vuoi vedere bene le cose, dove il Pianeta non è un fornitore dell’uomo. I dati, le conclusioni un po’ catastrofiche, il Papa e la rivoluzione culturale. Luce solare, le risorse limitate della Terra, i rifiuti che scaturiscono dal consumo di risorse e la terra è sempre limitata e i rifiuti dove si mettono? Storicamente, si è iniziato a bruciare il legno, poi il carbone (più energetico della legna da ardere), poi il petrolio e in fine il gas. Combustibili fossili, risorsa non rinnovabile, producono sostanze inquinanti, l’anidride carbonica che fa entrare il calore ma non di uscire e quindi energie alternative e pulite. I punti di non ritorno: cooperare o morire. Proporre energia nucleare ed energie rinnovabili. Se si scarta la prima soluzione, rimangono da usare le energie rinnovabili: fotovoltaico (es. agrovoltaico e i pannelli riciclabili), eolico e idroelettrico (quindi sole, vento, pioggia). Passare dai motori alimentari a combustibili fossili a quelli a energia elettrica per la mobilità (le batterie per immagazzinare l’energia). Poi c’è l’idrogeno. Il materiale per realizzare i dispositivi è ricavato dalla Terra che è limite e quindi risparmiare e riciclare (es. litio per le batterie elettriche che va riciclato e non buttato). No economia lineare (usa e getta) ma economia circolare (usare energia rinnovabile e riciclare). Oltre a essere limitate, le risorse della Terra sono anche non equamente distribuite e quindi la pace per collaborare e utilizzare le risorse in maniera corretta. Nucleare: producono scorie, uranio è limitato, la centrale nucleare per smontarla è un problema, un grave incidente può intervenire, no limitabile l’incidente nello spazio e nel tempo, il sito, il tempo per costruirle il nucleare implica comprare tecnologia, no Italia produttrice di uranio, no barre, barre uranio ricondizionate e dipendenza dall’estero, il plutonio che produce possibili bombe atomiche, tempi lunghi per la costruzione e il deposito delle scorie. I limiti delle risorse: le sostanze devono trovarsi al di sopra nel limite minimo (avere un minimo di risorsa es. fosforo nella vita) e il limite massimo, troppe sostanze sono nocive.  Sfondare i limiti delle sostanze di cui è fatta la vita implica avere un nemico che è la distrofia nell’essenza della vita (scompenso). Quindi equilibrio.  Il rapporto tra rinnovabili e combustibili fossili è indice della qualità della transizione (fare contabilità sostitutiva). Sussidi dannosi: biomasse legnose e biodigestore anaerobico (Il rapporto quindi tra incentivi e Accordi di Parigi che implica arrivare alla neutralità carbonica entro il 2050). No CO2 e idrogeno sotto terra perché interagisce con le rocce. Prendere la strada delle rinnovabili. Rifiuti zero si può? L’incenerimento (smaltimento rifiuti solidi) è processo utilizzato nella trasformazione della materia e dall’incenerimento si produce energia: dipende. La discarica è vietata come procedimento (UE) e la termodistruzione, inceneritori e termovalorizzatori implicano distruzione della materia, c’è la raccolta differenziata e poi il riuso-compostaggio. Gli Inceneritori producono ceneri tossiche, emissioni, e ciò implica investimenti importanti ed esistono alternative. Quanta energia si risparmia nel riciclaggio e riuso delle materie prime destinate all’incenerimento? Il corretto conteggio può comportare un vantaggio dalle 4 alle 20 volte in base alla materia su cui verte. Su 100 kg di prodotto all’incenerimento, il 30% delle ceneri di non recupero circa che non si riescono a smaltire (la composizione chimica delle ceneri sono ossidi di calcio, alluminio, ferrico, silice: simile alla base cementizia). Poi c’è il problema delle ceneri volanti, dove il 10% sono irrecuperabili per via delle componenti metalliche, gas, CO2 (polveri fini e nanoparticelle). Soluzione di recupero 100% difficile da realizzare ma possibile senza ricorrere all’incenerimento (separazione e riciclaggio). Nella Regione Lazio emergenza continua dovuta a Roma che non riesce a organizzare una raccolta differenziata organizzata atta a raggiungere obiettivi minimi (citta europea che non riesce a portare la raccolta differenziata oltre il 43%). Pensare a soluzione e a transizione ecologica. Il recupero della materia è un approccio utopistico? Il tempo per costruire un termovalorizzatore, nel frattempo? Il consumo di suolo si concentra in pianure, coste, fondovalle dovuto a edilizia, infrastrutture, logistica. Il fotovoltaico a terra implica consumo di suolo (oggi 17.000 ettari circa). Aree asfaltate utilizzate per pannelli a vantaggio del terreno agricolo (non coprire suolo e paesaggio). Quindi utilizzare aree sviluppate per il fotovoltaico a favore dei prodotti agricoli. Azzeramento del consumo del suolo entro il 2030 (UE). Riflessione della politica: transizione ecologica. La plastica? Disomogeneità dei polimeri è un problema per il riciclo della plastica. Alcune plastiche riciclabili (es. pile). Il paesaggio? Importante che le rinnovabili non distruggono il paesaggio italiano (preservare il paesaggio e sostenere le rinnovabili). Gli impatti tollerabili e no e i criteri per il paesaggio (conciliazione). Il sistema alimentare determina inquinamento di CO2 e quindi limitarlo alla compatibilità dell’ecosistema (questione allevamenti intensivi). Poi la questione della dispersione della rete (evitare grandi linee per evitare la dispersione dell’energia). No consumismo sfrenato usa e getta. Tutela della vita e dell’ambiente.  

Foto: slide della videoconferenza.

 

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