ELEZIONI COMUNALI DI ALBANO. CANDIDATI A GOGO’ E PROGRAMMI IRREALIZZABILI
Sul sito del Comune di Albano Laziale sono ora disponibili i programmi dei candidati alla carica di sindaco e le liste che li sostengono nelle elezioni del 20 e 21 settembre 2020.
L’analisi di queste informazioni consente di farsi un’idea sulle proposte in campo e su chi si propone di impegnarsi nei prossimi cinque anni per il benessere della collettività.
I candidati. Sono state presentate 18 liste per un totale di 432 candidati al consiglio comunale – molto meglio rispetto alle elezioni del 2015 quando i candidati furono 732. I programmi sono quattro, quanti sono i candidati alla carica di sindaco. Ancora una volta si rileva una peculiarità sotto il profilo della pratica della democrazia: se si escludono le liste che si rifanno a partiti presenti a livello nazionale, quelle che appoggiano i candidati del Centro-sinistra (9) e del Centro-destra (7) esibiscono soltanto i nomi dei 24 candidati non un proprio programma. Ma se una lista non ha un tratto distintivo politico-ideale-amministrativo che si compendia nel programma, che senso ha? La differenziazione tra le liste si evince soltanto dai nomi che, in assenza di meglio, evocano la città, il futuro, il patto, il bene comune, il coraggio, noi, ecc. In realtà il senso risiede nell’obiettivo di mettere in piedi un sistema “acchiappavoti” di liste farlocche intorno a singoli personaggi che utilizzano amici, parenti e conoscenti per andare a Palazzo Savelli, ricacciando nell’ombra e nell’oblio i 408 (432-24) candidati che, come nel passato, scompariranno all’orizzonte come neve al sole. Un’ulteriore domanda, inevasa, è: perché così tanti cittadini si prestano a questo meccanismo? Forse, al di là di chi vuole veramente operare per il bene della comunità (purtroppo pochi), c’è la speranza di ottenere qualcosa da chi andrà al potere.
I programmi. I quattro programmi sono notevolmente diversi sotto vari profili: i valori a cui si ispirano, l’orientamento politico, i temi trattati, la chiarezza, il dettaglio, la descrizione degli interventi. Un tratto comune è la genericità degli impegni e la mancanza di specifici riferimenti a cosa si intende realizzare nel periodo del mandato, con quali risorse, con quali tempi, con quali vincoli e opportunità. Una domanda che ci si pone è: a quanto ammontano le risorse finanziarie necessarie per conseguire gli obiettivi annunciati? Per dare una risposta è stato svolto, sulla base delle scarse e generiche informazioni disponibili, un esercizio “eroico”, e quindi del tutto opinabile, per valutare il costo di ciascun programma, tanto per avere un ordine di grandezza.
Il risultato è il seguente. Costo annuo per realizzare le iniziative ulteriori rispetto alla gestione corrente: Valentini 4-5 milioni di euro, Borelli 4-5 milioni, Orciuoli 6-7 milioni, Nardi 600.000 euro. Esempi delle nuove iniziative: riqualificazione del patrimonio edilizio e dei parchi, nuove strutture sportive, parcheggio multipiano e nuovo plesso scolastico a via Virgilio, barriere architettoniche, opere fognarie, sottopasso a via Casette, riqualificazione mattatoio, fino a “funivia Villa Doria-Lago” – come avrebbe detto Charles De Gaulle, vaste programme. In nessuno dei quattro programmi è specificato quali siano le fonti di finanziamento.
Tenuto conto che il bilancio del Comune di Albano è di 50 milioni annui, in tre casi su quattro per realizzare gli interventi inseriti nel programma sarebbe richiesto un incremento delle entrate del 10 per cento.
Date le già precarie condizioni del bilancio del Comune e le quelle dell’economia nazionale e internazionale, l’ipotesi sottostante ai programmi appare del tutto irrealistica. La domanda è: perché si insiste a promettere ben sapendo che le promesse non potranno essere mantenute? Ciascuno può dare le risposte che ritiene valide: autoaffermazione e brama di potere dei singoli, mancanza di cultura politico-amministrativa, sottovalutazione della gravità della situazione sociale ed economica nel periodo del Covid, convinzione che i cittadini non attribuiscono alcun valore al programma e che non “presenteranno il conto” agli eletti al termine del mandato.
Purtroppo i quattro programmi, vaghi, incompleti, scritti con la testa rivolta all’indietro, non propongono una visione strategica assolutamente necessaria per affrontare le enormi sfide che la prossima amministrazione comunale avrà di fronte, roba da far tremare i polsi. Tanti auguri a chi avrà l’onore e l’onere di governare la città, ed ai suoi cittadini.
I programmi sono disponibili all’indirizzo:
(https://www.comune.albanolaziale.rm.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4032).
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