ELEMENTI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE
Dal 25 al 29 luglio Torino si prepara ad accogliere gli attivisti per il Climate Social Camp, il campeggio per l’ambiente organizzato da Fridays for Future, Greenpeace e altre organizzazioni locali e internazionali. Uno spazio di dibattito sulla crisi climatica, ma anche su energia, lavoro, ecofemminismo e alimentazione. Il Climate Social Camp è il primo grande raduno internazionale per il clima, dopo la pandemia. “Il nostro obiettivo è non parlare di crisi climatica solo in termini di numeri e di scienza, ma con una visione complessiva dei suoi effetti sulla società, sull’economia, sulle migrazioni e sulla vita delle persone” spiega Elena Alfieri, 25 anni, tra le organizzatrici della manifestazione. Al parco della Colletta sono attesi giovani non solo dall’Europa, ma anche dai Paesi più afflitti dai cambiamenti climatici. Tra loro ci sarà anche la fondatrice dei Fridays, Greta Thunberg. Sarà presente ai dibattiti e al corteo di venerdì 29 luglio, ma non parlerà dal palco: “Lei in primis ha scelto di non esprimersi come leader del movimento – afferma Elena Alfieri – Governi e aziende devono sentire la voce unica delle decine di migliaia di attivisti per il clima”. E’ auspicabile la partecipazione delle tante Associazioni e dei tanti giovani dei Castelli Romani impegnati nel sociale e per la crisi climatica.
E’ stata pubblicata da parte del MiTE la “Linea Guida in materia di Impianti Agrivoltaici”. Quali sono le caratteristiche chiave che identificano gli impianti agrivoltaici? Quando un’installazione solare può definirsi tale? A quali costi andrà incontro il proprietario? E quali elementi permettono a tali sistemi di accedere agli incentivi previsti dal PNRR? Per rispondere a queste ed altre domande il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato le “Linee Guida in materia di Impianti Agrivoltaici”. Il documento, reperibile sul sito del Ministero, è frutto del lavoro svolto da CREA, ENEA, GSE e RSE sotto il coordinamento dello stesso dicastero. Si tratta di un compendio di 39 pagine che passa in rassegna requisiti minimi di installazione e monitoraggio, affiancando anche un’analisi dei costi d’investimento.
Leggi qui le Linee guida per i sistemi agrivoltaici.
Sarebbe interessante una valutazione del CREA, Sede di Velletri, delle Linee Guida in oggetto, nell’ambito di una informativa più generale sul rapporto Energia – Agricoltura – uso delle risorse primarie, in particolare acqua.
Alessandro Giuliani Direttore di TS “La Tecnica della Scuola” ha commentato i dati Invalsi 2022. “Circa la metà degli studenti consegue un diploma di maturità con competenze non adeguate. Gli esperti Invalsi parlano di dispersione implicita. E la bestia nera resta la matematica; maluccio anche l’italiano. Va meglio con l’inglese. Il paradosso – sottolinea – è che i nostri alunni hanno performances migliori sulla lingua inglese rispetto alle competenze di italiano, un dato difficile da spiegare anche per i ricercatori Invalsi. Infine – aggiunge il direttore – le differenze geografiche continuano a pesare molto”.
I dati, pubblicati dall’Osservatorio STEM, promosso da Fondazione Deloitte e dal Programma di Politiche Pubbliche di Deloitte, basato sulla somministrazione di 2.650 interviste a studenti, giovani occupati, NEET e 26 approfondimenti con esponenti del mondo accademico e dell’imprenditoria di sette Paesi (Italia, Grecia, Malta, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito), fotografano le conseguenze della scarsa attitudine verso la matematica messa in evidenza dai dati Invalsi 2022. Sulla carenza di giovani specializzati nelle materie scientifiche, le indagini d’oltre confine confermano quello che sapevamo: a fronte di un’elevata domanda di profili tecnico-scientifici, continuano ad esservi pochi laureati in discipline STEM. E l’Italia è sempre ai primi posti, con appena un “dottore” ogni quattro che conclude l’Università con un profilo attinente all’ambito disciplinare scientifico. E anche tra i candidati al concorso per diventare docenti nelle materie STEM, alle superiori, la preparazione non sembra adeguata, almeno a guardare i dati dell’ultimo concorso, quello straordinario, che ha visto punte del 90% di partecipanti subito esclusi dopo la prima prova scritta.
Rispetto a Spagna, Malta, Grecia, UK, Francia e Germania, dove la media è del 26% di laureati in Science, Technology, Engineering and Mathematics (STEM), la percentuale in Italia scende al 24,5% e, ancora di più, tra le donne: solo il 15% ha scelto di studiare queste materie. Ne consegue che in Italia quasi la metà delle aziende (ben il 44%) hanno già avuto difficoltà a trovare candidati con formazione STEM. Questi sono dati nazionali, sarebbe auspicabile che i tanti Istituti Scolastici locali presentassero i dati a livello locale, sia usando le metriche Invalsi che le metriche dell’Osservatorio STEM.
Velletri2030
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