Effetto domino, la sostenibilità di Carlsberg Italia
Effetto domino, la sostenibilità di Carlsberg Italia
Torna il bilancio di sostenibilità di Carlsberg Italia, il secondo “tradotto” da Giornalisti Nell’Erba. Per celebrare questo grande traguardo si è scelto di raccontarlo nuovamente alla maniera gNe: seria ma non seriosa. Così, dopo il gioco di carte dello scorso anno, quest’anno ai numeri dell’azienda birraria different sono state cucite addosso le tessere da domino. Il millenario gioco da tavolo, presta le regole e la forma al racconto “light” di ResponsiBEErity 2015, questo il titolo prescelto per il 5° bilancio di sostenibilità, proprio per sottolineare la consapevolezza della cultura aziendale: la sostenibilità è il modo di fare impresa.
Il bilancio 2014 si era presentato con il claim: “Il coraggio di dare i numeri”, che quest’anno si riconferma. “È l’espressione della nuova direzione che Carlsberg Italia ha inteso affermare nella propria rendicontazione: mettersi in gioco attraverso una pubblicazione puntuale dei propri risultati e, soprattutto, cercando di raccontarli in modo different”, spiega l’amministratore delegato Alberto Frausin “da questo intento si è sviluppata la collaborazione con Giornalisti Nell’Erba per rendere più accessibile la narrazione di contenuti complessi. Ne è nata la traduzione giocosa e immediata, ma sempre rigorosa, del proprio Bilancio di Sostenibilità in un abstract fruibile a tutti, pensato non solo come strumento di rendicontazione, ma anche come gioco”.
Il nuovo bilancio di sostenibilità dell’azienda birraria è stato presentato oggi al “tavolo verde” insieme ad aperitivi di birra. Al 7 Luppoli Birra e Cucina di viale Ortles a Milano, l’AD Alberto Frausin ha fatto sedere giornalisti ed invitati ai tavoli e li ha fatti giocare a “Il coraggio di dare i numeri”. Insieme a lui, Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente, e Paola Bolaffio, direttore di Giornalisti Nell’Erba, moderatrice di un dialogo su 9 tessere scelte dal domino, per toccare temi come i cambiamenti climatici e la resilienza, oltre che la responsabilità delle aziende, le riduzioni di CO2 in produzione, i numeri dei successi e del processo di sostenibilità negli ultimi cinque anni.
Il domino
Un abstract, quindi, non solamente per gli addetti ai lavori, ma anche per i consumatori, presentato in modo che fosse esaustivo, ma comprensibile. Il gioco del domino lo conosciamo tutti: si dispone sul tavolo da gioco una delle tessere e il giocatore successivo per proseguire deve attaccare un’altra tessera dalla parte del medesimo punteggio. Ogni tessera è costituita da due punteggi combinati che possono andare da 0 a 6. A ognuno di questi numeri è stata abbinata una macroarea di informazioni estrapolate dal rapporto di Carlsberg Italia. Si avranno quindi le aree: Innovazione (0), Mondo Carlsberg (1), Birra (2), Territorio (3), Comunicazione (4), Qualità (5) e Ambiente (6). La novità è che le tessere che possiedono medesimo punteggio in entrambe le facce, vengono battezzate “spiller”.
Le tessere Speciali
Le regole sono uguali a quelle del gioco originale, salvo per le tessere “speciali”, che obbligano il giocatore successivo a colui che le ha attaccate a un’azione di coraggio. E così, con la speciale tessera Innovazione il giocatore successivo a quello che l’ha attaccata dovrà dichiarare pubblicamente e a voce alta un suo primato, con quella Ambiente il giocatore dovrà calcolare quanta CO2 viene risparmiata bevendo una ResponsiBEER (si tenga conto che 3 fusti da 20 l fanno risparmiare 25kg CO2 rispetto ai fusti in acciaio), la tessera Mondo Carlsberg impegna a declamare ad alta voce il suo numero preferito tra i numeri della sostenibilità di Carlsberg Italia, e infine la tessera Birra impegna il giocatore successivo a quello che l’ha attaccata ad offrire una birra agli avversari.
Informazioni doppie
Sono 28 le tessere che compongono il gioco, quindi 56 le informazioni, a cui si devono aggiungere le 4 carte speciali, per un totale di 60 informazioni estratte e tradotte direttamente da ResponsiBEErity 2015. E non è tutto. Il retro delle tessere è un puzzle: ricomponendolo si possono scoprire tutti i numeri highlights del report, inseriti esattamente nei luoghi in cui si verificano. Si può riconoscere il palazzetto di Lainate, sede degli uffici di Carlsberg Italia, lo stabilimento di Induno Olona, dove si trova il birrificio, oppure si può riconoscere lo skyline di Varese, territorio in cui è nata la tradizione di Birrificio Angelo Poretti. Non poteva mancare nemmeno la Piazzetta della Birra di Expo2015, dove tantissime birre sono state spillate (350.000) e dove i giovani inviati di gNeLab hanno realizzato oltre 180 servizi.
Doppio supporto
Il lavoro di gNe non si è limitato alla realizzazione del gioco: quest’anno tutto è raddoppiato. Il reparto di grafica di Giornalisti Nell’Erba, sotto la supervisione del direttore artistico David De Angelis, coadiuvato da Davide De Maina, si è occupato oltre che del progetto grafico dell’abstract, anche del progetto e dell’impaginazione delle 84 pagine di ResponsiBEErity 2015, redatte da Riccardo Taverna di Aidapartners, Paola Scimoni ed Emma Baldin, con la supervisione di Laura Marchini, Corporate Affairs Manager di Carlsberg Italia. La redazione di gNe, coordinata da Giorgia Burzachechi, ha lavorato sulla “traduzione”. Le linee guida da seguire sono state imposte da Carlsberg Group, ma, anche in questo caso, le abbiamo rivisitate alla gNe. Ogni capitolo di rendicontazione è aperto da un’infografica che ne riassume i numeri più importanti, con illustrazioni originali e pensate apposta per Carlsberg Italia.
Ufficio Stampa
Il Refuso
Giorgia Burzachechi
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