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Tutti a scuola – Monte Compatri 1731-2010

35,00

 

Titolo:      Tutti a scuola – Monte Compatri 1731-2010
Autori:      Tarquinio Minotti
ISBN-10(13):      978-88-95736-18-1
Editore:      Edizioni Controluce
Data pubblicazione:      Marzo  2013
Edizione:      I edizione
Numero di pagine:      352
Formato:      240 x 340
Collana:      Fotografia

 

Descrizione

 

Quintiliano scrittore latino del I secolo d.C. è considerato il primo pedagogista della storia. Dopo circa vent’anni di insegnamento, arricchito dalla sua esperienza tra i ragazzi, si dedicò alla stesura della sua opera, l’Istitutio oratoria. Proprio tra le sue righe possiamo cogliere l’importanza dell’insegnamento e la necessità di dare agli allievi oltre la preparazione culturale, anche e soprattutto solidi principi morali.
Il titolo del libro Tutti a scuola sembra così normale e quasi scontato. Ma è veramente sempre stato così? Veramente sempre tutti sono potuti andare a scuola? L’obbligo scolastico, per il primo biennio delle scuole elementari, in Italia è stato introdotto soltanto dopo l’Unità con l’estensione della legge Coppino del 1859. Già questo ci fa capire quanto fosse difficile poter andare a scuola e frequentare regolarmente le lezioni in una società fondata ancora quasi esclusivamente sull’agricoltura, società in cui le braccia dei bambini e dei giovani servivano per contribuire al sostentamento quotidiano della famiglia. Quindi non era così scontato poter andare tutti a scuola, per molti anni la frequenza è rimasta privilegio di pochi, troppo pochi. Anche per il nostro paese è stato così.
In questo libro ritroverete la storia della scuola a Monte Compatri. La ricostruzione è stata fatta attraverso ricerche negli archivi comunali e attraverso la raccolta di fotografie che come sempre i compaesani sono stati lieti di mettere a disposizione.
Le prime notizie risalgono al lontano 1731. Le decisioni e le delibere si susseguono, il paese deve mettersi al passo con i tempi, lo stato vuole che tutti vadano a scuola. Vengono assunti maestri con la grande incombenza di insegnare a leggere, scrivere e far di conto a masnade di bambini. Sorge il problema dei locali, quindi per anni il comune cerca di sopperire con diverse soluzioni.
Soffermando la nostra attenzione sulle immagini, possiamo cogliere i diversi momenti storici che hanno caratterizzato la nostra nazione e che hanno avuto il loro riflesso anche nel nostro paese. Ci sono fotografie che ci riportano agli anni del fascismo, agli anni di guerra, agli anni della ripresa economica e del benessere che sembra ormai aver fatto dimenticare tutte le ristrettezze vissute. Ci sono volti smarriti di bambini sorvegliati da maestri con severi baffi e da suore nelle loro tetre vesti; volti sorridenti che sovrastano grembiuli candidi e voluminosi fiocchi. Interessante è anche guardare gli sfondi di queste foto, per anni quasi sempre gli stessi: portoni malridotti, muri pieni di crepe, ma poi scuole nuove di zecca a testimonianza del lavoro fatto per migliorare.
Ancora una volta l’autore ci dimostra che la storia non si racconta soltanto con pagine e pagine scritte con l’inchiostro, ma anche con immagini impresse su pellicole e tramandate di padre in figlio.
Maria Rosaria Minotti

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