Su la mascherina, giù la maschera
16,90€
Titolo: | Su la mascherina, giù la maschera |
Autori: | Marzia Mancini |
ISBN-10(13): | 978-88-95736-98-3 |
Editore: | Edizioni Controluce |
Data pubblicazione: | Dicembre 2020 |
Edizione: | I edizione |
Numero di pagine: | 240 |
Formato: | 150×210 |
Collana: | Narrativa |
Descrizione
Su la mascherina, giù la maschera è una intuizione nata da una preghiera, un diario che ripercorre le tappe fondamentali della diffusione del Coronavirus in Italia dal 10 marzo al 4 maggio 2020. Una quarantena che ha rappresentato per l’autrice l’occasione per osservare dalla finestra dell’anima il suo mondo interiore, riscrivere gli avvenimenti della vita che più l’hanno segnata per liberarsi da tutte le maschere proprio nel momento in cui è stata costretta ad indossarne una. Una semplice ragazza, che dopo aver trascorso fino ai sette anni un’infanzia meravigliosa, ha dovuto affrontare l’abbandono di un padre che era tutto il suo mondo. Un distacco che ha decretato la morte dentro di lei. Nel libro affronta il rifiuto per la vita e per il cibo che si è trasformato in anoressia, descrive il legame profondo che il dolore ha veicolato con la madre, parla dei suoi attacchi di panico che l’hanno costretta a fare i conti con i suoi mostri ma anche a comprendere che essere diversi non è sempre un difetto. Un diario decisamente toccante in cui descrive momenti di grande gioia come il colpo di fulmine per Tommaso, la sua storia che dura da oltre 15 anni e la prima convivenza iniziata sotto mentite spoglie proprio durante la quarantena. Racconta della passione per il suo lavoro che l’ha casualmente indirizzata nel colorato mondo del gossip dopo aver tentato di affidare un gatto randagio all’ex compagna di Gigi Sabani. Descrive l’incontro con una suora che le ha ravvivato radicalmente la fede guidandola verso una rinascita. Affronta temi socialmente importanti, raccogliendo testimonianze e raccontando vicende straordinarie. Un diario intriso di emozioni, scritto con un pizzico di ironia, una condivisione intima della sofferenza vissuta durante la pandemia e durante la vita, con la consapevolezza che la sofferenza non si può evitare ma che possiamo smettere di morire ogni giorno per la paura di vivere.