Notizie in Controluce

Righi sulla cenere – Racconti brevi per la notte di Natale

14,00

 

Titolo:      Righi sulla cenere – Racconti brevi per la notte di Natale
Autori:      Luca Leoni
ISBN-10(13):      978-88-95736-27-3
Editore:      Edizioni Controluce
Data pubblicazione:      Novembre 2013
Edizione:      I edizione
Numero di pagine:      224
Formato:      150 x 210
Collana:      Narrativa

 

Descrizione

 

Righi sulla cenere, memoir di strana fattura. Iconografico e lapidario, sorprendente e autentico. Una narrazione scorrevole quanto pregnante e incisiva, che fin dalle prime pagine afferra il lettore e se ne impossessa. Diabolico, per certi versi, questo libro che non è memoria e non è autobiografia e rigorosamente l’una e l’altra. Come certe favole che la mente congegna per spiazzare realtà non altrimenti rivisitabili e ricostruibili. Una galleria, lunga alcuni secoli, che custodisce l’arte del vivere e del morire in stretto connubio. La famiglia c’è tutta, generazioni che si attaccano a grappolo al nerbo della forza emotiva del discendente – prescelto o casuale? – destinato a ridestare chi solo attende il suo atto liberatorio per riprendere vita. Gli accadimenti ci sono tutti, e si ridisegnano vibrando sullo sfondo chiaro di un fiume di ricordi. I fatti, scagliati a raffica come sassi con abili tiri di fionda, giungono tutti a segno, ricomponendosi negli interstizi di un presente storico in cui tutto vive e convive. Luca Leoni, esploratore nato sempre a caccia di nuovi ritrovamenti, in questa lunga immersione fra i meandri di radici intrecciate e contorte, in terreni instabili e acque stagnanti, riesce a compiere un’opera di recupero di eccezionale portata. L’oro degli avi scintilla ora scopertamente. Ma anche l’argento vivo dei numerosi eredi contemporanei scorre fluente nelle pagine di questo lungo racconto.

C’è da credere che Luca Leoni si preparasse a scrivere questa storia fin da bambino. Che abbia captato strada facendo ogni frammento o spezzone di esistenze ravvicinate per convertirli in appunti da infilare nelle tasche dell’anima. Ha frequentato cimiteri e chiese, ha intercettato voci e sospiri e silenzi e sussurri e li ha tradotti in sensazioni e presentimenti. Ha scolpito dentro di sé infinite espressioni di pena e di gioia, si è pitturato nell’intimo affreschi alla Van Gogh, attingendo ai colori della terra e del sangue e della scissione. Si è nutrito dell’humus dei suoi luoghi e della sua gente con avidità di vecchio e sapienza di cucciolo. Si è imbevuto di cultura classica e moderna senza mai farsi accademico e professorale. Conservando e difendendo uno spirito critico e una libertà espressiva che trasfonde a pieno cuore nei suoi scritti.
Righi sulla cenere è un caso letterario destinato a fare scuola. O a riproporre l’insuperata scuola dei grandi autori della letteratura americana del Novecento. La saga familiare che si svolge tra ‘Colle Petrone’, ‘Peschio’ e ‘Passo dei Coresi’ riporta ai capolavori di Steinbeck, Cheever, Haley, senza essere da meno. I luoghi della memoria di Luca Leoni potrebbero trovarsi in tre continenti del nostro pianeta, o in tre siti scagliati nell’universo, che nulla cambierebbe di questa storia che si è srotolata fra boschi e campagne e strade cittadine di un angolo di mondo uguale a tanti, ma che diventa emblematico alla luce di un’esperienza emozionale di fortissimo impatto.
Già i nomi di battesimo degli innumerevoli personaggi hanno il sapore di frutti mai assaggiati, pur essendo di uso comune al tempo delle vicende narrate. I titoli di ogni episodio, che sono tanti e si va verso i duecento, sono allettanti come cioccolatini a sorpresa che chiedono solo di essere scartati e gustati: si fa fatica, nel farne man bassa, per far durare più a lungo il piacere della scoperta. Così la scrittura, sebbene ricca di quelle che chiamano figure retoriche, si manifesta invece in tutta la sua naturale efficacia. La vena scrittoria, turgida e sbrigliata, surreale e carnale, corre lungo traiettorie imprevedibili fors’anche per lo stesso Autore, trascinando in una cavalcata folle e inebriante chi non si perita di accedere in zone letterarie non ancora mappate. Per ogni racconto, che dura il tempo di prendere respiro per una breve apnea, si potrebbe ipotizzare la costruzione di un romanzo fondato su uno spunto di sicura consistenza e resistenza. Ma non è questo pane per i denti di Leoni, che ama galoppare per la sua savana privata e saziarsi del suo cibo prediletto secondo le sue personali esigenze e i suoi particolari appetiti, e poi magari mettersi a riposo per balzare, quando sarà, pieno di energia e di voluttà nel riprogrammare l’assalto al caos della vita, per trarne figure inverosimilmente vere. Luca Leoni da lassù ha ricevuto un segno: la pietra di luna è tornata prodigiosamente nelle sue mani, ed egli dovrà pagare fino all’estinzione del debito il prezzo del dono ricevuto.
Maria Lanciotti

Carrello