Poesie e brevi racconti nei dialetti di…
7,00€
Titolo: | Poesie e brevi racconti nei dialetti di… |
Autori: | A cura di Tarquinio Minotti |
ISBN-10(13): | |
Editore: | Edizioni Controluce |
Data pubblicazione: | Dicembre 1996 |
Edizione: | I edizione |
Numero di pagine: | 112 |
Formato: | 160 x 230 illustrazioni b/n |
Collana: | Dialetti |
Descrizione
Poesie e brevi racconti nei dialetti di Colonna, Frascati, Grottaferrata, Monte Compatri e Rocca Priora
Un libro che propone alcune poesie e brevi racconti nei dialetti di cinque diversi paesi dei Castelli pubblicate nella rubrica “I nostri dialetti” del giornale “Controluce”. Ogni capitolo è stato scritto da autori diversi qui di seguito elencati:
per Colonna: Fausto Giuliani; per Frascati: Florido Bocci; per Grottaferrata: Alessandro Gentilini; per Monte Compatri: Tarquinio Minotti; per Rocca Priora: Mario Vinci.
Presentazione
«In due modi, quando si è uomini di cultura, si può essere dialettali: o traducendo dalla lingua, giocando sull’effetto di novità che il trasporto può imprimere anche a un luogo comune, o ricorrendo al dialetto come a una lingua vera e propria, quando la lingua sia considerata insufficiente o impropria a un’aspirazione. Il secondo caso è il più valido e il più interessante» (E. Montale)
Il poeta è infatti spinto ad usare il dialetto, ad imboccare cioè una direzione centrifuga rispetto alla lingua nazionale perché spesso egli prova una insoddisfazione nei riguardi della tradizione letteraria italiana aristocratica e limitata nei registri espressivi. Il vernacolo allora appare come una lingua vergine e istintiva, come lo strumento più adatto per dare voce al fondo autentico del proprio io.
Ma oltre ad un rapporto di opposizione c’è la possibilità, tra lingua e dialetto, di un rapporto di scambio, di interazione, di reciproco arricchimento. Non è quindi teoricamente sostenibile una graduatoria di valore tra poesia in lingua e poesia dialettale, né la qualifica di poesia minore, “da serie B, assegnata a quest’ultima.
Questa premessa serve ad introdurre la raccolta di componimenti in dialetto scritti da alcuni poeti dei Castelli Romani.
I dialetti usati sono quelli di Colonna, Monte Compatri, Rocca Priora, Grottaferrata e Frascati e le poesie sono apparse nel corso di questi ultimi anni sulla rivista “Controluce”.
Si tratta di componimenti che nella loro drammaticità, comicità, sentimentalismo, trasformano il dialetto da “lingua della realtà” a ‘lingua della poesia”; in altre parole il passaggio da una dialettalità intesa come apertura comunicativa e comunitaria a una dialettalità introversa dove il vernacolo diventa uno strumento “vergine” su cui meno o nulla pesano norme grammaticali e convenzioni socio culturali, e perciò garante della massima “autenticità” individuale.
Gabriella Giuliani
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