Chiuso il cerchio
12,00€
Titolo: | Chiuso il cerchio |
Autori: | Miriam Giobbi |
ISBN-10(13): | 978-88-95736-91-4 |
Editore: | Edizioni Controluce |
Data pubblicazione: | Agosto 2020 |
Edizione: | I edizione |
Numero di pagine: | 120 |
Formato: | 148×210 |
Collana: | Narrativa |
Descrizione
Non è facile scrivere una prefazione a un libro denso di trame, di suspense, perché quando i fatti concatenati formano il sostrato profondo del racconto, non possono essere disvelati. Dico solo, per iniziare un breve discorso, che l’autrice ha saputo intessere, e inserire nelle situazioni, dei personaggi vivi, in una sorta di fiction che pare storia vera, vissuta.
Il tessuto narrativo è agile, scorrevole, con atmosfere che prendono a viva forza il lettore per condurlo fino al termine di un percorso che si apre con una scoperta sconcertante: il ritrovamento di uno scheletro in un momento dei lavori di ristrutturazione di un appartamento in un paese del nostro territorio castellano.
Come vedete, l’impostazione è a tematica poliziesca, poiché appunto il commissario di polizia rinviene, in quei resti, qualcosa che appartiene alle sue memorie risalenti agli anni sessanta. Più oltre non voglio – e non posso – dire. Il fruitore deve entrare da sé nei corridoi della storia, la quale è avvincente, soprattutto umana nel senso di una passione da parte dell’autrice di partecipare alle commozioni dei suoi personaggi, fra i quali segnaleremo la riuscitissima Rita: in lei vincerà il cuore rispetto alla fede politica.
Passato e futuro si danno la mano nella speranza: ecco uno dei segreti della riuscita di questo breve romanzo, dove la scrittrice ha messo a punto una sapienza di vedute che confluiscono nei drammi umani e nelle contraddizioni (a volte salvifiche) del Caso che si intromette negli avvenimenti quotidiani e in quelli a lunga gettata.
Le memorie della tragedia che tutti ci ha coinvolti (almeno quelli della mia età) e una sorta di sublimazione che chiude il fluire dei fatti, danno un timbro inconfondibile alle pagine, che talvolta si elevano a un’atmosfera di immediata simpatia con il lettore. Anche io, da lettore, appunto, ho sentito questo fascino.
Aldo Onorati