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Chitù e Maso

12,00

Titolo:      Chitù e Maso
Autori:      Mauro Proietti
ISBN-10(13):      978-88-95736-87-7
Editore:      Edizioni Controluce
Data pubblicazione:      Aprile 2020
Edizione:      I edizione
Numero di pagine:      96
Formato:      170×240
Collana:      Storia

Descrizione

L’insieme di questi ricordi, degli aneddoti, dei personaggi, di questa storia, sono parte della mia vita che desidero far conoscere, in primo luogo ai miei figli ed ai miei nipoti, ma anche ai miei parenti vicini e lontani, altrimenti ignari o semplicemente distratti riguardo la conoscenza delle origini e della nostra storia per l’appartenenza a due famiglie numerose, in un’epoca dove i limiti esistenziali nei bisogni, i caratteri dell’essere umano, l’ambientazione ed i drammatici fatti storici avvenuti, prevedevano impropriamente risultati fallimentari.
Singolare è l’esperienza dei miei genitori Margherita e Tommaso, persone umili, contadini-braccianti, i quali con immensa forza spirituale, a volte immagine di una manifesta santità, hanno dato testimonianza, anche se di difficile visibilità ai più, di onestà interiore nei rapporti con gli altri durante tutta la loro esistenza, sempre positivi e disponibili al perdono, dimostrando certamente il loro valore nei sentimenti umani.
La mamma, impegnata con cinque maschi in casa, si è prodigata, fino alla fine dei suoi giorni, per assicurare un clima di composta efficienza nel soddisfare i bisogni dei propri cari e nella gestione dell’andamento domestico, sempre con amore e immancabile pacatezza, con voce sommessa ed indulgente,
otteneva sempre ascolto e rispetto. Riusciva ad organizzare, in poco tempo, qualsiasi convivio in casa, con pochi mezzi e ottimi risultati nell’apprezzamento da parte degli ospiti.
Papà, che nonostante gli interminabili anni di duro lavoro manuale svolto principalmente in campagna nelle vigne, ha sempre permesso a noi figli, con equilibrata rigidità, di crescere con le indispensabili comodità, sollecitandoci nell’importanza dello studio, a volte vanificato dal nostro poco impegno, rinunciando
spesso alle proprie esigenze e necessità personali, comprese le proprie piccole e superflue soddisfazioni. Nelle rare occasioni nelle quali doveva mettere in atto necessarie imposizioni, lasciava o per amore, o presunta fragilità, o dimenticanza, a noi il libero arbitrio delle decisioni, nella speranza che il
suo atteggiamento e l’esempio del suo vissuto, rimanessero sempre impronte positive nel nostro comportamento.
Quindi, Margherita e Tommaso hanno sicuramente meritato una incondizionata ed illimitata riconoscenza, non soltanto da parte di noi figli per la lezione di onestà e di educazione (soventemente non recepita), ma anche, dagli altri che li hanno conosciuti, durante i trascorsi e comuni attimi di vita, per l’esempio
di generosa disponibilità verso il prossimo.
Orbene, da parte mia, va a loro un ringraziamento illimitato per esserci stati e per avermi lasciato, con l’esempio delle loro esperienze, quell’immagine corretta da tener sempre presente nel rispetto della vita e dell’altrui sofferenza.
Confido, infine, nella divina clemenza per le volte che non sono stato capace di mettere in pratica i loro insegnamenti e non aver recepito compiutamente l’opportunità di una scelta diversa di vita, seguendo la giusta direzione della via degli antichi valori, tanto numerosi nelle umili radici della cultura rurale!
il figlio Mauro

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