Eccidio delle Fosse Ardeatine, il ricordo di Zagarolo
Il 24 Marzo 1944 è la data dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. I 335 civili e militari italiani furono fucilati dai nazisti tedeschi come rappresaglia per l’attentato partigiano in Via Rasella, a Roma (23 Marzo 1944).
“La memoria di Zagarolo va oggi ad Antonio Fabrini, concittadino che ha pagato con la vita la brutale ritorsione nazista – spiega il Sindaco di Zagarolo, Lorenzo Piazzai. – La strada principale della nostra cittadina è dedicata a lui: alla sua famiglia va oggi il nostro cordoglio. Antonio Fabrini era un idraulico che fu arrestato il 14 Marzo. L’ordine di esecuzione di Kappler e Priebke riguardò in un primo momento trecentoventi persone (fino al 23 Marzo erano trentadue i soldati tedeschi che avevano perso la vita). Durante la notte successiva all’attacco di via Rasella, però, morì un altro soldato tedesco e fu deciso di uccidere altre dieci persone. Antonio Fabrini rientrò nell’elenco dei destinati alla fucilazione soltanto alla fine, quando furono aggiunte erroneamente altre cinque persone: un errore nel conteggio degli ufficiali tedeschi. Le “Fosse Ardeatine” sono uno dei simboli della Seconda Guerra Mondiale, una lezione da tramandare per non commettere più gli errori dell’intolleranza e la disuguaglianza”.
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