E’ TUTTO ITALIANO IL CUORE DEL REATTORE ITER
Una collaborazione tra industria e ENEA
Un consorzio italiano formato da Ansaldo Nucleare, Mangiarotti e Walter Tosto spa si è aggiudicato il contratto per la fornitura della “camera da vuoto” del reattore sperimentale a fusione nucleare ITER.
Si tratta di un contratto del valore di circa 300 milioni di euro per la realizzazione del componente nucleare più importante in termini di dimensioni (7 settori di circa 500 tonnellate ciascuno) e di contenuto tecnologico. L’acquisizione di questa commessa dimostra come la nostra industria sia pronta per affrontare la ripartenza del nucleare da fissione.
L’industria italiana si è così dimostrata in grado di partecipare a pieno titolo alla costruzione di ITER in corso a Cadarache, in Francia, nell’ambito di una collaborazione mondiale. Tale successo è stato ottenuto anche grazie ad una stretta collaborazione con i laboratori dell’Associazione ENEA–Euratom sulla Fusione durante tutta la fase di progettazione di ITER, per lo sviluppo di nuove tecnologie con importanti ricadute per la fissione nucleare.
ENEA ha anche assunto, attraverso la figura dell’Industry Liaison Officer, il compito di raccordo tra il programma ITER e l’industria italiana al fine di promuoverne la partecipazione alla costruzione e di sfruttare al meglio, in termini di ritorno economico e di crescita in competizione, la partecipazione italiana all’impresa internazionale ITER.
Questo successo dell’industria italiana, che si è trovata a competere con le imprese europee più qualificate nel settore, si va a sommare ad altri già acquisiti per la costruzione dei superconduttori (ENEA, Tratos Cavi e Criotec), delle grandi bobine dei magneti toroidali superconduttori (ASG Superconductors Genova), degli alimentatori per il sistema di iniezione di neutri (OCEM) e del prototipo della struttura meccanica dei magneti (SIMIC). L’Italia ha acquisito, a oggi, un totale di oltre venti contratti per un valore di oltre 500 milioni di euro, ponendosi così all’avanguardia nello sviluppo della fusione, avendo in questo momento la responsabilità della realizzazione dei componenti più importanti che costituiscono il nucleo principale del reattore.
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