E se Dante intendeva altro?
E se Dante intendeva altro?
di Aldo Onorati
Edizioni Controluce 2023
15 euro, 196 pagine
La voce dissonante di Aldo Onorati in materia di critica dantesca è già nota a chi abbia avuto modo di imbattersi negli ultimi contributi di lui pubblicati dalla Società Editrice Dante Alighieri, tra cui, per esempio, “Dante e gli omosessuali nella Commedia”, “S. Francesco e San Tommaso visti da Dante: una rivisitazione problematica” e “Notturni”.
In questa sua ultima fatica in ordine di tempo, però, le questioni affrontate sono indagate in modo, per così dire, più pregnante, acuto e articolato, nel senso che l’Autore non ha inteso rivedere singoli temi già trattati, ma esaminarli e arricchirli con uno sguardo più vasto, che spazia su alcuni dei problemi più dibattuti tra gli esegeti di Dante. Tra i quali, tuttavia, alcuni ne accennano appena, altri vi si soffermano quel tanto che basta a instillare un interrogativo nel lettore curioso lasciandolo poi sospeso, altri ancora sembrano ritenerli ormai assodati e risolti e ne accettano la vulgata più diffusa e accreditata dalla critica ufficiale. Temi quali le suggestive e nuove ipotesi sul Veltro, o sulla presenza e l’alta considerazione che Dante mostra verso la donna, riconoscendole una posizione, una capacità di autonome scelte e di espressione della propria volontà – unica ai tempi del poeta; o questioni relative all’identificazione di ‘colui che fece per viltade il gran rifiuto’, non in Celestino V, ma in Ponzio Pilato (di cui Onorati fornisce originale e documentata confutazione della prima ipotesi a favore della seconda).
Fonte: BLOG.DANTE.GLOBAL
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