È questo il momento per risanare l’aeroporto di Ciampino
Gli abitanti di Ciampino, Marino e Roma Sud, che subiscono l’inquinamento dell’aria e il rumore prodotto dal traffico aereo dell’aeroporto di Ciampino, aspettano da molti anni che questo aeroporto riduca la sua attività, per rientrare finalmente nei limiti previsti dalla legge. Poiché dal dicembre 2018, il Decreto del Ministero dell’Ambiente, emanato per riportare lo scalo entro i limiti di legge, resta inapplicato e intrappolato nella rete burocratica dei numerosi ricorsi al TAR promossi dalle compagnie aeree low-cost e da Aeroporti di Roma.
Senza avere ancora ottenuto un pronunciamento dal TAR Lazio, il decreto ministeriale, tanto atteso dai cittadini, è bloccato nei labirinti della giustizia amministrativa da oltre 2 anni.
L’udienza del Tar Lazio del 18 novembre 2020, che si sperava definitiva, a oltre 3 mesi di distanza non ha ancora visto la pubblicazione della sentenza.
Tutto questo comporta, tra l’altro, importanti conseguenze: infatti, anche in seguito ad una sperabile decisione positiva del TAR, le autorità aeronautiche devono comunque disporre di tempo sufficiente per avviare il complesso percorso internazionale per informare tutto il mondo del trasporto aereo della riduzione della “capacitá operativa” dell’aeroporto.
Percorso che si deve concludere con sufficiente anticipo rispetto alla conferenza mondiale della IATA (associazione delle compagnie aeree) di inizio giugno 2021, dove, come ogni anno, si assegneranno alle compagnie aeree i diritti di atterraggio e decollo per ogni aeroporto.
Se sarà conseguito questo obiettivo, la riduzione del numero di voli a Ciampino diventerà operativa dall’ultima domenica di ottobre 2021 (inizio orario invernale dei voli 2021 – 2022).
Altrimenti tutto passerà, come minimo, all’aprile 2022, data di inizio del successivo orario estivo dei voli di linea. Allontanando di un ulteriore intero anno l’attesa riduzione dei voli.
La pandemia di covid-19, con le sue drammatiche conseguenze, ha prodotto anche a Ciampino, come in tutti gli aeroporti, una drastica riduzione del traffico aereo.
Ora la disponibilità dei vaccini per il COVID19, unita al successo delle campagne vaccinali nel Regno Unito e in Israele, fanno sperare in una maggiore libertà di spostamento, già dall’estate 2021.
L’allentamento delle restrizioni, inevitabilmente, coinciderà con un aumento dei voli che, si spera, resterà contenuto nei limiti di legge, per non far passare chi vive nelle vicinanze dell’aeroporto dal dramma della pandemia al dramma di un nuovo aumento illegale del traffico aereo.
Il momento per risolvere i molti problemi di questo aeroporto è ora.
Abbiamo già ottenuto nel 2014 e nel 2015 l’attenzione della Commissione Europea e del Parlamento Europeo sulla vicenda dell’aeroporto di Ciampino, con interventi diretti e con una lunga procedura di indagine comunitaria (EU Pilot 6876/14/ENVI) estesa anche al Piano Nazionale degli Aeroporti, e non esiteremo a tornare ancora a Brussels per difendere i nostri diritti.
Facciamo appello a tutte le Istituzioni affinché i nostri diritti vengano tutelati e si ponga fine a questa inaccettabile vicenda.
In modo particolare troviamo incomprensibile l’atteggiamento della Giunta comunale di Ciampino che sembra sempre mettere sullo stesso piano gli interessi di un impianto aeroportuale, che opera oltre i limiti di legge, e il diritto alla salute dei cittadini.
DOCUMENTAZIONE
Decreto n. 345 del 18/12/2018 del Ministero dell’Ambiente:
http://www.minambiente.it/pagina/inquinamento-acustico/
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento