E’ IN LIBRERIA IL VOLUME DI GIORGIO SIRILLI: ALBANO LAZIALE E I CASTELLI ROMANI ATTRAVERSO LA STATISTICA
Scriveva Trilussa, guarda caso albanense anche lui come Giorgio Sirilli, autore di questo interessante volume edito da Controluce, appena dato alle stampe:
… la statistica? È na’ cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.
Ma pè me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pè via che, lì, la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perch’è c’è un antro che ne magna due.
In realtà Giorgio Sirilli in Albano Laziale e i Castelli Romani attraverso la statistica – 2022 presenta una raccolta di dati che illustrano gli aspetti più significativi della vita e della struttura dei diciassette Comuni dei Castelli Romani, con un particolare approfondimento su Albano Laziale e in relazione alla Capitale.
La illustra tra le pagine, in modo meno umoristico, ma certamente più scientifico, offrendo al lettore un quadro ben chiaro e generale: la statistica, va intesa come uno strumento essenziale di comprensione e di programmazione per chi governa la cosa pubblica, ma deve essere soprattutto la bussola per i cittadini, che in uno stato democratico possono e debbono esercitare i propri diritti di cittadinanza in maniera consapevole.
Diceva Herbert Wells molto tempo fa: “Verrà un giorno in cui il pensiero statistico sarà tanto necessario per un’efficiente cittadinanza quanto saper leggere e scrivere” – e quel giorno è arrivato, lascia sottintendere l’autore nella sua opera.
Un libro snello ed essenziale che ha lo scopo di far comprendere ai lettori che vi sono tanti modi per illustrare e quindi capire le realtà sociali. La statistica è basata sulla razionalità, ma non basta: anche la dimensione estetica consente di arricchire la conoscenza; il volume raccoglie, oltre una settantina di tabelle, una serie di cartoline d’epoca che illustrano la struttura e la vita dei Castelli Romani all’inizio del Novecento: un piacevole termine di paragone e di conoscenza che va oltre le cifre numeriche e assume aspetti legati al tempo che passa.
Tra gli interessanti dati raccolti e presentati nel volume, alcuni assumono un aspetto curioso e originale, come quelli, per esempio che indicano che nei Comuni del distretto ASL6 il numero di vedove è quasi cinque volte quello dei vedovi; oppure che ad Albano metà dei 4.000 residenti stranieri è di cittadinanza romena e che nel corso del passato decennio, il numero di nati si è dimezzato.
Sfogliando le pagine di questo libro, singolare ed efficace sarà riflettere sul significato della massima di Aaron Levenstein: Le statistiche sono come il bikini. Ciò che rivelano è suggestivo, ma ciò che nascondono è ancora più importante.
Avvicinarsi con la statistica alla realtà, sarà una bella sfida.
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