Due pianiste, un quartetto e un trio in due concerti al festival “Classica al tramonto” della IUC
una vetrina dei giovani talenti italiani della musica da camera
Il festival Classica al tramonto, la rassegna di musica da camera organizzata dalla IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti) in un luogo particolarmente suggestivo, quasi nascosto tra il Tevere e le pendici del Gianicolo, il Museo Orto Botanico dell’Università “La Sapienza” (Largo Cristina di Svezia 23a, Roma). Nei prossimi giorni si svolgeranno due concerti, venerdì 10 e martedì 14 luglio alle 20.30, con la particolarità che ogni concerto è diviso in due parti, ognuna affidata ad un solista o ad un gruppo da camera, scelti tra I migliori giovani talenti della musica italiana.
Venerdì 10 luglio apre il concerto la pianista Beatrice Cori, che appena ventitreenne è già vincitrice di vari concorsi nazionali e internazionali, tra cui il Paris International Music Competition, ed ha iniziato una promettente carriera in Italia e all’estero. Si presenta con un programma dall’alto coefficiente di difficoltà, basato sui tre autori che nel passato più hanno contributo allo sviluppo della tecnica pianistica e alla scoperta di nuove possibilità e nuove sonorità dello strumento: Claude Debussy con Estampes, Fryderyk Chopin con lo Studio n. 11 op. 25 e Franz Liszt con lo Studio Trascendentale n. 5 “Feux Follets” e Reminiscenze di Don Giovanni.
Il concerto prosegue con il Caravaggio Piano Quartet: costituitosi nel 2017 e formato da tre giovani italiani e uno spagnolo, questo quartetto ha vinto l’anno scorso l’ambito Premio Farulli nell’ambito del prestigioso Premio Abbiati, assegnato dalla critica musicale italiana al miglior gruppo giovanile da camera. Ha già suonato in Italia, Spagna e altri paesi europei. Eseguirà il Quartetto con pianoforte n. 3 in do maggiore di Ludwig van Beethoven, composto nel 1785: si dimentica spesso che il piccolo Ludwig dimostrò una precocità simile a quella di Mozart, componendo a quindici anni questo capolavoro dal tono sereno e luminoso, lontano dai toni drammatici delle sue opere successive. A seguire il Quartetto con pianoforte in do minore n. 1 op. 15 di Gabriel Fauré, un capolavoro poco noto della fine dell’Ottocento, in cui il autore – che fu un esempio per i musicisti francesi delle generazioni successive, come Debussy e Ravel – trova qui un difficile punto di fusione tra la tradizione tedesca, con la sua attenzione alle strutture ampie e solide, e il gusto francese, fatto di spontanea eleganza e delicata sensibilità.
Martedì 14 luglio alle 20.30 sono di scena prima la pianista Sofia Adinolfi e poi il Trio Enea. Dopo essere stata premiata in vari concorsi nazionali e internazionali, la Adinolfi nel 2017 ha vinto il Premio Nazionale delle Arti per la sezione di Musica da Camera, dando inizio a una più che promettente carriera concertistica e continuando nel contempo a perfezionarsi con illustri docenti come Lilya Zilberstein, Andrea Lucchesini, Benedetto Lupo e Angela Hewitt. Suona due opere fondamentali, la Partita n. 2 in do minore BWV 826 di Johann Sebastian Bach e la Sonata n. 3 in do maggiore op. 2 n. 3 di Ludwig van Beethoven. Il Trio Enea è nato in seno all’Avos Chamber Music Project, che organizza corsi di perfezionamento con i migliori docenti del panorama italiano e internazionale. Già avviato ad una brillante carriera, questo gruppo giovanissimo – età media vent’anni – esegue il Trio op. 100 di Franz Schubert, un capolavoro dei suoi ultimi mesi di vita, un cui indimenticabile tema – una mesta melodia in uno stentato rimo di marcia – ricorre più volte nella colonna sonora di Barry Lyndon di Stanley Kubrick.
Saranno scrupolosamente osservate le norme sulla prevenzione del corona virus, in particolare il distanziamento sociale e l’uso della mascherina.
È consigliato l’acquisto dei biglietti in prevendita. Potranno essere acquistati on line su www.vivaticket.com o telefonando alla IUC ai numeri 06-3610051/2 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. Se ancora disponibili, i biglietti si potranno acquistare anche la sera stessa dalle ore 19.45 sul luogo del concerto.
È inoltre necessario munirsi del biglietto del Museo Orto Botanico, acquistabile al prezzo di € 4 direttamente al botteghino del museo.
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