“Down in the valley”
Passato inosservato nelle sale cinematografiche e nel mercato home video “Down in the valley” è un film assolutamente da recuperare. La valle del titolo è quella di San Fernando, sobborgo a nord-ovest di Los Angeles, scenario di questo insolito film che in sé raccoglie una moltitudine di generi diversi: storia d’amore, western moderno, romanzo di formazione, film drammatico. Potrebbe sembrare troppa carne al fuoco. Ma non lo è. Merito, in primis, del regista David Jacobson che lega le varie componenti con grande sapienza, equilibrio e un tocco di vera e sentita poesia. Harlan (Edward Norton) avrebbe l’età giusta per mettere la testa a posto e trovarsi un lavoro stabile. Preferisce invece vivere come un cowboy spiantato e romantico che odia l’automobile, si sposta a cavallo da un posto all’altro e rimpiange i tempi e l’autenticità del vecchio West. Tobe (Evan Rachel Wood) è una sedicenne ribelle che vive con il padre poliziotto Wade (David Morse) e il fratello tredicenne Lonnie. Harlan e Tobe si incontrano e nonostante la differenza di età si innamorano e vivono spensieratamente e sinceramente la loro storia tra romantiche passeggiate a cavallo e uscite in discoteca con gli amici. L’unico ostacolo al loro idillio è Wade, apparentemente distante e scontroso ma in realtà pieno di attenzioni per i figli che, seppur colpito dalle maniere educate di Harlan, non vede di buon occhio che sua figlia passi tutto il giorno fuori casa con un buono a nulla spuntato dal niente. Tobe si ribella. Harlan, sempre più convinto di aver trovato l’anima gemella, comincia a programmare il modo di farla allontanare dal padre. Ma non sarà così semplice…
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento