Dossier Comuni Ricicloni nel Lazio. Podio delle materie maggiormente recuperate: l’Organico rappresenta il 34% della differenziata, seguito da Carta e Cartone al 26% e il Vetro al 15,7%
“Verso l’economia circolare sono fondamentali i biodigestori anaerobici per l’organico, nel Lazio ne avremo bisogno per la gestione di un milione di tonnellate annue di organico, da trasformare in biometano e compost”
Dal dossier presentato in questi giorni nell’ambito dell’Ecoforum regionale di Legambiente, ecco il podio delle prime tre frazioni merceologiche per tonnellate recuperate: in testa l’Organico che rappresenta il 34% della differenziata complessiva, seguito da Carta e Cartone al 26% e dal Vetro al 15,7%. Quarta è la plastica al 5,7% il cui problema però è rappresentato dal volume sviluppato.
“Per avviare l’economia circolare del Lazio bisogna puntare sugli impianti per la gestione delle frazioni più presenti nel ciclo, a partire dai biodigestori anaerobici per la frazione organica – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – ed è per questo che abbiamo voluto concludere il nostro Ecoforum visitando proprio il primo impianto di questo genere attivato nella nostra Regione ad Anzio”. Con la presenza di un gruppo di rappresentanti dell’associazione ambientalista tra i quali il presidente nazionale Stefano Ciafani, Legambiente Lazio ha concluso infatti questa edizione dell’Ecoforum con una visita al biodigestore anaerobico di Anzio biowaste, che trasforma in biometano e compost 35.000 t annue di organico. Dal dossier di Legambiente emerge però che la quantità complessiva dell’organico raccolto nell’ultimo anno preso in considerazione, è pari a ben 502.341 t, dato relativo a una raccolta differenziata regionale al 52%.
“La più pesante delle frazioni continuerà a salire sia in termini percentuali che in peso assoluto – continua Scacchi – e in uno scenario di crescita della percentuale di differenziata, considerando anche i materiali monouso compostabili sempre più presenti sul mercato e nelle nostre vite, avremo bisogno nei prossimi anni di biodigestori anaerobici per la gestione di un milione di tonnellate annue di organico nel Lazio, più della metà del fabbisogno impiantistico è necessario nella città di Roma. Con questa consapevolezza chiediamo a tutti i Comuni e agli ambiti territoriali vasti di presentare progetti in tal senso, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e in particolare del bando per l’economia circolare che scadrà nelle prossime settimane”.
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Le tonnellate e le percentuali di materie differenziate, per frazione merceologica nel Lazio
fonte: Catasto Nazionale Rifiuti ISPRA
Organico 502.341 t – 34%
Carta e Cartone 383.885 t – 26%
Vetro 231.629 t – 15,7%
Plastica 84.148 t – 5,7%
Ingombranti misti 69.236 t – 4,7%
Rifiuti da Costruzione e Demolizione 44.334 t – 3%
Legno 40.167 t – 2,7%
Pulizia Stradale e Recupero 35.927 t – 2,4%
Metallo 23.834 t – 1,6%
RAEE 22.175 t – 1,5%
Tessili 13.149 t – 0,9%
Selettiva 3.020 – 0,2%
Altro – 22.930 t – 1,6%
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