Donne del nostro tempo
Pubblichiamo volentieri questa composizione di un ragazzo della II D dell’Ist. Comprensivo “P. Borsellino” di Monte Compatri, scritta in classe in occasione della Giornata Internazionale della donna dell’8 marzo scorso.
Donne del nostro tempo
“Esiste un’unica specie umana all’interno della quale le differenze sono solo apparenze .”
Luca Sforza Cavalli
Qui scriverò cose di donne,
donne di un tempo, le nostre nonne
ma narrerò anche, e voi lo sappiate
storie di donne più tardi nate
di un travaglio a lungo portato
per un diritto che è stato negato;
Anni ’50, “regina di casa”
Una “serva”, appena sposa.
Tutto il giorno a pulire sgobbava
Mentre l’uomo non la ringraziava
In politica non poteva parlare
E non poteva neanche lavorare!
Anni ’60: stiamo a metà
Tra la donna di sempre e la novità
Perché nei diritti, il gentil sesso
Ora sui maschi ha qualche successo
E inoltre, per la donna,
La Quant inventa la minigonna!
Ed è la donna, finalmente,
Contenta di mostrarsi apertamente
Anche un po’ rappresentata
Da Twiggy, la modella bionda ossigenata
Con i capelli tagliati a caschetto
E gli occhi da cerbiatto!
Anni ’70: tante donne
Si ritrovano a fare commesse e mamme
A volte per colpa dell’inflazione,
A volte per colpa della separazione.
Riescono inoltre a dimostrare
Che tra uomo e donna è tutto uguale:
Sia i pensieri che le animano,
Che i muscoli che le muovono
E che come un maschio prova dolore,
e che come un maschio prova l’amore,
ma per uguali, diventare
ancora un po’ devon aspettare…
Anni ’80, anni ’90
Tutti insieme li tratterò
Per accorciare la poesia un po’.
È nato un importante diritto
La maternità, e, come ho scritto,
è molto importate
perché le culle diventano tante.
Nei paesi ricchi e benestanti
Le lavoratrici son proprio tante
Così si possono istruire,
curare e sostenere ,
c’è anche chi diventa importante:
si arrende il maschio troppo arrogante!
La storia è finita
ma ancora si lotta :
per l’ugualianza
per una migliore vita
e ancora, la lavoratrice donna
rispetto all’uomo è sminuita ;
Bisogna però ricordare
che ogni donna è da rispettare.
Emanuele Bocci – II D, Scuola
Secondaria di primo grado di Laghetto
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