Don Pascual Chavez ospite alla Parrocchia San Giuseppe di Grottaferrata
La Parrocchia San Giuseppe di Grottaferrata festeggia il primo anno di attività dell’oratorio con un ospite d’eccezione: Don Pascual Chavez.
I festeggiamenti per il primo anno di Oratorio della Parrocchia San Giuseppe di Grottaferrata, non potevano svolgersi meglio di così: per incoraggiare i giovani animatori e incontrare la comunità locale è stato invitato, domenica 27 ottobre, Don Pascual Chavez, Rettor Maggiore Emerito dei Salesiani e 9° Successore di Don Bosco. Una presenza straordinaria, visti i suoi numerosi impegni in giro per il mondo (la famiglia Salesiana è attiva in ben 150 Paesi), che ha di sicuro arricchito e incantato tutti coloro che hanno avuto la fortuna di ascoltare il suo intervento, davanti a grandi e piccini, presso la sala del Teatro parrocchiale. Giunto verso le 9,30, un po’ prima della Messa delle ore dieci, poi officiata insieme al Parroco, Don Pierguido Peruzzi, Chavez ha dato il buongiorno agli animatori. I quali, con indosso una maglietta gialla con su scritto “Vogliamo essere ordinaria straordinarietà”, hanno improvvisato alcune danze in suo onore, poi ripetute a fine mattinata, e ascoltato in anteprima alcuni suoi consigli per meglio svolgere il loro compito educativo. Dopo la funzione, intorno alle 11, il sacerdote d’origine messicana ha benedetto un’immagine di Don Bosco che, realizzata presso la bottega d’Arte “La Maison de Nicole” di Carla Pacelli, ora campeggia non a caso nel luogo dove si svolgono le principali attività parrocchiali, come “L’estate ragazzi”, banco di prova per dare vita ad un oratorio “attirante” , ben strutturato e operativo tutto l’anno. La sala era gremita, più generazioni hanno potuto ascoltare parole profonde sulla sfida di essere giovani entusiasti in un mondo che cambia e gli incoraggiamenti a ben fare, pure secondo gli insegnamenti e la figura di Don Bosco. E, come ogni compleanno che si rispetti, al temine dell’incontro, Chavez, circondato dai giovani animatori, ha tagliato una torta fra gli applausi entusiasti dei presenti: i più piccoli insieme ai genitori e, tra i parrocchiani, alcuni operatori in campo educativo, come Suor Emanuela, dell’Istituto Virgo Fidelis di Grottaferrata. Un evento unico, quindi, ricco di significato, e fortemente voluto dal Vescovo della Diocesi di Frascati, Monsignor Raffaello Martinelli. Il quale, nel 2018, ha incaricato i responsabili della Pastorale Giovanile David Febbraro, Romina Gori e Suor Pina, membro anch’essa della Commissione, a riattivare gli oratori della Diocesi con iniziative volte a coinvolgere sempre più giovani. E così, hanno accolto con entusiasmo l’invito dei responsabili degli animatori dell’Oratorio San Giuseppe, Michele e Flavia Ambrogioni, a promuovere la loro realtà, come è stato fatto presso l’oratorio della Cattedrale di San Pietro a Frascati (mentre San Pio X a Grottaferrata e Capocroce a Frascati, ad esempio, stanno incominciando ad organizzarsi). Perché la pastorale giovanile non si può fare senza gli oratori. Per dare manforte agli animatori di Grottaferrata, Febbraro, in presenza di Suor Pina e Romina Gori, li ha invitati ad approfittare di Chavez per fargli al microfono alcune domande, in quanto avrebbero trovato le giuste risposte per il percorso che stanno seguendo da un anno. Domande pratiche, ma pensate per un sincero e serio desiderio di agire per la crescita delle giovani menti che devono venire educate sempre nell’amore: “Come è possibile avvicinare i giovani all’oratorio?” Oppure: “Quale potrebbe essere un metodo per superare i conflitti tra animatori?” E ancora: “A volte troviamo delle barriere tra noi e i bambini che vengono all’oratorio, come possiamo fare per superarle?” E Don Pascual Chavez, con la semplicità e la profondità di chi ha a cuore la crescita dei giovani, con la pacatezza e la gentilezza del suo sguardo capace di cogliere la diversità e la ricchezza di chi gli sta davanti e lo ascolta, con la capacità comunicativa ereditata dalla sua formazione salesiana, nelle sue risposte, puntuali e chiare, ha saputo infondere calore e speranza, positività e impegno, non tanto attraverso concetti che rimandano alla religione e al sacro (d’altronde è un sacerdote), ma soprattutto con esempi tratti dal mondo dei giovani, vicini alla loro sensibilità (c’erano infatti molti nativi digitali dinnanzi a lui: inevitabile non accennare ad Internet, al cyber-bullismo, al volere essere sempre connessi e non essere emarginati). Il segreto per fare ciò? Semplice: i ragazzi devono sentire di essere amati. Quindi: bisogna amarli! I genitori li amano, ma a volte fanno in modo che il loro amore sia ossessivo, li controllano con ogni mezzo; mentre il vero volto dell’amore è la bontà, l’amorevolezza, la gentilezza. Dinnanzi a tutto questo tutti si arrendono. Perciò, come diceva Don Bosco: “Se dovete educare i giovani, aprite la porta al cuore!” Se anche gli Oratori riescono ad avere una reale funzione educativa , “se a tutto ciò si accompagna una crescita spirituale volta a raggiungere l’unità come frutto dell’integrazione della diversità: la sfida è fatta!” Parola di Chavez.
L’Oratorio è aperto di sabato dalle ore 16,30 alle 19 e di domenica dopo la Messa delle 10 sino alle 13. Per informazioni chiamare al numero: 3463612077 (Michele)
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