Domicilio Coatto
Tra sit-com e scenari criminali in versione domestica, arrivano sul web le prime tre puntate di DOMICILIO COATTO, ciclo di sei episodi tratto da un soggetto di Antonella Doria, prodotto da Susanna Vicentini e diretto da Andrea Cima e Ludovica Ortame.
Definita dagli stessi autori una “comedy-drama” che vuole trattare diversamente certi stereotipi della malavita, la produzione si avvale di un cast di attori giovanissimi e di talento che vede protagonista Leonardo Sbragia nel ruolo dell’ex carcerato Rocco Gagliardi, Federica Lenzi, Chiara David, Giorgio Gambadoro, Flavio Domenici, Marco Giandomenico, Elio Pagano, Marco Fortunato Iannaccone, Jacob Marshfield e Simone Stamigna.
Progetto ambizioso che si inserisce all’interno di un panorama cinetelevisivo, italiano ed estero, già prolifico di criminali, malviventi e delinquenti che si prendono sul serio in trame in cui si raccontano misfatti purtroppo reali, Domicilio Coatto intende, diversamente, trattare l’argomento con ironia e leggerezza, ridimensionandone alcuni aspetti e smontando il mito, a volte tristemente fascinoso, del male.
L’ambientazione, come si può immaginare fin dal titolo, è la Città eterna e il contesto specifico è la vita quotidiana degli abitanti di casa Gagliardi. Tutto comincia quando Rocco (45 anni) criminale romano e padre di famiglia, viene trasferito agli arresti domiciliari dopo aver scontato un anno di carcere, tornando dalla moglie (Gioia, 40 anni) e dai due figli (Donna, 21 anni e Dylan, 17).
Abituato ad avere tutto sotto controllo, Rocco si troverà in difficoltà nell’apprendere che in sua assenza la situazione in casa e le personalità dei membri della famiglia sono notevolmente cambiate, dovendo far fronte per giunta a mille imprevisti per tenere i suoi loschi traffici il più lontano possibile dalla vita privata. Grazie ad una “convivenza forzata” con una moglie appassionata di erbe officinali e divenuta nel frattempo una rinomata blogger nutrizionista, una figlia non più coatta, ora studiosa di psicologia e “altruista oriented” e un figlio che da borgataro si è trasformato in un contestatore dai capelli rasta, Rocco dovrà mettersi in discussione ed imparare ad accettare il cambiamento della sua famiglia e della società che lo circonda.
Recidivo e testardo, continuerà a svolgere le sue attività illecite (traffico di droga, rapine, furti, truffe) affidandosi ai suoi fedeli scagnozzi, Occhio e Pezza (il primo aspirante attore, il secondo aspirante “dandy parisien” elegante e raffinato).
Rocco è strettamente sorvegliato da due carabinieri, il Brigadiere Ajello e l’Appuntato Ciotti, che giornalmente effettuano controlli al detenuto. Un altro personaggio chiave di casa Gagliardi è Marzia, membro transessuale della banda e amico d’infanzia del protagonista, a cui si affida per la gestione del suo locale (“Boa”), e per soluzioni “last minute”.
In questa prima stagione assistiamo ai primi cambiamenti che porteranno ad una evoluzione graduale di ogni personaggio che, in previsione delle stagioni successive, amplierà i propri orizzonti fino ad affrancarsi dagli stereotipi di cui è prigioniero: il delinquente coatto, la moglie remissiva e svampita, il carabiniere ottuso.
Figura anacronisticamente “old style”, antico, quasi fosse un boss anni ’70, con dei “principi” (non vende ai “regazzini”, rispetta la moglie, non pratica sesso estremo, è attento all’educazione dei figli…) Rocco Gagliardi si distacca in qualche modo – proprio per il suo decadentismo – dal criminale moderno, cinico ed efferato che mira solo ad affermare il proprio ego. E sono proprio i suoi tentativi di rispettare regole (come marito e come padre) a rendercelo particolarmente simpatico.
Rocco Gagliardi è lui stesso la metafora della Roma-città-eterna che sembra non cambiare mai, che per questo è amata/odiata dai suoi stessi cittadini.
Domicilio Coatto ritrae con autocritica ed autoironia, diverse sfaccettature della realtà capitolina di oggi, figlia di una tradizione antica e con un approccio alla vita prettamente romanesco: disincantato, arrogante, apparentemente immobile ma, sotto sotto, in fermento.
Appuntamento quindi a tutti gli internauti e appassionati del settore, i prossimi tre lunedì (28 marzo, 4 aprile, 11 aprile) per le ultime tre puntate.
Pagina FB Ufficiale:
https://www.facebook.com/domiciliocoatto/?fref=ts
Trailer ufficiale:
DOMICILIO COATTO (web series)
Cast artistico
PERSONAGGI PRINCIPALI – INTERPRETI:
Rocco – Leonardo Sbragia
Gioia – Federica Lenzi
Donna – Chiara David
Dylan – Giorgio Gambadoro
Occhio – Flavio Domenici
Pezza – Marco Giandomenico
Brigadiere – Elio Pagano
Appuntato – Marco Fortunato Iannaccone
Marzia – Jacob Marshfield
Pippo – Simone Stamigna
Cast tecnico
Produttore Esecutivo: Susanna Vicentini
Regia: Andrea Cima e Ludovica Ortame
Soggetto: Antonella Doria
Sceneggiatura: Susanna Vicentini, Andrea Cima, Elia Gonella, Ludovica Ortame
Direttore della fotografia: Bruno Cascio
Montaggio: Marcello Saurino
Fonico di Presa Diretta: Emiliano Locatelli
Post Produzione Audio: Fabrizio Alviti
Scenografia: Martina Giannico e Leonardo Parisi
Trucco e Sfx: Loretta Fasano
Costumista: Cristina Andreatta
Grafico: Francesco La Ferla
Elisabetta Castiglioni
– info@elisabettacastiglioni.it
Attori Principali – Biofilmografia
LEONARDO SBRAGIA
Figlio dell’attore Mattia Sbragia e nipote dell’attore Giancarlo Sbragia. Nasce a Roma nel 1982. Ha recitato prevalentemente in teatro. Per la televisione ha rivestito ruoli di protagonista di puntata in Romanzo Criminale e Distretto di polizia. Per il cinema, dopo numerosi ruoli da protagonista in vari cortometraggi, nel 2014 ricopre il ruolo di co-protagonista in Crushed lives – il sesso dopo i figli e di protagonista nel film di Joe Verni Stalking Eva (2015).
FEDERICA LENZI
Scrive e dirige opere teatrali (Cook’s travel, Nuovo mondo delle mele, Beauty from, Beyond reality project) ma lavora anche per altri registi teatrali in Atti Impuri, Chatrooms, Marylin gli ultimi tre giorni e molti altri. Per il cinema ha recitato in: Belly button broth, Stracci di vita, 442 il gioco più bello del mondo, Schiuma d’onda, The tomb, Casa Eden, Guardiani delle nuvole, Lana. Per la televisione: Alta infedeltà, Soldati di pace, Stiamo bene insieme, I giovani e l’Europa.
CHIARA DAVID
Nasce a Roma nel 1990. Studia Teatro, Violino e Mimesi. Cortometraggi e Videoclip: Un Giorno, una Vita, Estetica di un archivio, Sei bellissima. Teatro: Panem Vinum et Circenses, Il Mago di Odds, 16 ottobre 1943, Fioretti d’amore, Alice nel paese delle meraviglie. Cinema: Italy in a day.
GIORGIO GAMBADORO
Dopo aver recitato in molte commedie teatrali, lo vediamo recitare per la televisione in Don Matteo 9, Il ritorno di Alma, Aggratis, Cosi è la Vita, La Separazione. Spot pubblicitario La Lira.
FLAVIO DOMENICI
Ha frequentato numerose scuole di recitazione. Le sue esperienze teatrali sono molteplici, tra le più importanti con Massimiliano Bruno, Michele Laginestra, Massimiliano Giovannetti, Marco Lapi. Per il Cinema ha recitato nei seguenti film: Spaghetti odio, Mulini a vento, Notte prima degli esami oggi, Nessuno mi può giudicare, Ex amici come prima, Viva l’Italia, The scoop, Un matrimonio da favola, Confusi e felici, In bici senza sella. Spot: Star Casinò
JACOB MARSCHFIELD
Nato a Roma il 4 aprile 1984. Attività teatrale: La Dama della Lozione LarkSpur, Caligola, Intended, Need Clinic. Videoclip: Desire, H. Niger, Si Prega di Non Salire, Cuore Cattivo.
MARCO FORTUNATO IANNACCONE
Filmografia: Hope, L’artista, Criminal Game, Left for died, La semina, Istinti, Ali, Fatum, Natalino, Morte sulle punte, Satine, Papà va in tv, il corridioio del grande albergo, All in, Qui e altrove, Mangia come parli, Il Parcheggiatore, EffettoCaos, Note di Colt.
ELIO PAGANO
Film e cortometraggi: Suburra, Rayana, White Gun, Il Fagiano, Fire, Blind, Mimi e le altre, Immagini, La Marchetta, Liberi di scegliere, L’ombra dei panni stesi, Commedia da camera senza violini, Manlocker, I topi non avevano nipoti . Pubblicita: Google, Martini, Assicurazioni Generali, GDF Suez Energie, Pharmacon, Pubblicità progresso, Nokia, IED, Lo stato del cuore, Il Più Grande (italiano di tutti i tempi). Videoclip: Parole di ghiaccio, L’Italia non è.
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