“Domenico Rotellini – un Sindaco nella bufera della I Guerra Mondiale (1914-1920)
volle in seguito farsi accompagnare dal Parroco, affinché dicesse contemporaneamente le parole del conforto e della speranza cristiana”. Non è che uno dei molti episodi dolorosi del mandato del Sindaco Domenico Rotellini durante gli anni della prima guerra mondiale, tratto da una piccola biografia pubblicata nel 1924.
Per oltre quarant’anni maestro elementare, quando questo era un lavoro prestigioso e rispettato, premiato con la medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione, Domenico Rotellini figlio di un’agiata famiglia carpinetana fu anche poeta, fervente cattolico, organizzatore di società di mutuo soccorso e per oltre vent’anni Giudice Conciliatore.
In occasione dei cento anni della sua elezione, il Comune di Carpineto Romano ne ricorda la figura scoprendo una targa donata dalla famiglia Rotellini e con il convegno “Domenico Rotellini – un Sindaco nella bufera della I Guerra Mondiale (1914-1920)”, con gli interventi del Sindaco Matteo Battisti, dell’Assessore alla Cultura Noemi Campagna, del direttore del Museo Civico Italo Campagna, della prof.ssa Maria Teresa Lambiase e dell’on. Renzo Carella, che si svolge sabato 18 alle ore 17 presso la Chiesa di Sant’Angelo, dove nel suo testamento olografo chiese che fosse celebrata la Messa da Requiem.
“Lo ricordiamo dove Lui volle essere ricordato per l’ultima volta” dice l’assessore alla Cultura, Noemi Campagna “Rotellini amò il suo paese tanto da difenderne sempre gli interessi nelle cause, da regolare l’afflusso d’acqua, da migliorare le condizioni igieniche del paese ed oggi ricordiamo il suo impegno politico in anni drammatici affinché ci sia da faro nel nostro servizio ai cittadini di Carpineto”.
“Un galantuomo che seppe sempre mettere l’interesse del paese e dei suoi cittadini innanzitutto” lo descrive l’attuale sindaco Matteo Briganti, che lo vuole ricordare “con le parole che Rotellini scrisse il 25 giugno del 1920 nella relazione dopo le sue dimissioni: “se durante la mia vita amministrativa …. Qualche manchevolezza ci è stata, voi dovete attribuirla alle circostanze difficili, anormali dell’epoca del mio sindacato, al tempo della guerra che tutto ha paralizzato. … L’osservanza della legge, la giustizia per tutti, il pubblico benessere hanno sempre informato ogni mio atto e posso dirvi in coscienza di aver fatto il mio dovere”.
Carpineto Romano, 17/10/2014
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