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Martedì, al Cinema “PICCOLISSIMO” Via L. Ariosto 2, nell’ambito dell’ iniziativa “Colloqui sulla Contemporaneità”, sarà protagonista lo scrittore e poeta Domenico Cannizzaro con la pubblicazione “Poesie dal 1960 al 1995” Brumar editore. Alla presenza anche del prof. Francesco Spataro, la Rassegna culturale, a cura di Natale Sciara, avrà modo di presentare al pubblico l’autore finora rimasto nell’anonimato, giusto per utilizzare una sua stessa espressione. Grazie alla sua disponibilità però siamo riusciti a mettere assieme l’interessante biografia dell’autore, il quale conserva nel suo archivio privato, anche preziose offerte di pubblicazione datate, quando non si giungeva molto facilmente al mondo della stampa. Il professore Cannizzaro è nato a Bianco (RC), il 9 febbraio 1932, vive a Ciampino dove ha concluso la sua carriera di insegnante di materie letterarie. Suoi componimenti vengono pubblicati nel 1949, nella Rivista di New York “La Follia”, Pagina dei Poeti, “Le Muse Dialettali” assieme a quelli del poeta Trilussa ancora in vita. Nel 1950 con la lirica “Fanciullo” viene selezionato al Concorso dell’Amore e della Bontà, bandito da “Il Giornale letterario” di Milano. Nel 1959 con l’opera “Gli umiliati” è finalista al Premio Letterario “Libera Stampa” di Lugano con una giuria autorevole composta tra gli altri da Pietro Bianconi e Carlo Bo. Nel 1964 riceve la Pergamena “Segnalazione d’onore per la narrativa” dalla Biblioteca Italiana Edizione “I Manoscritti” Casa Editrice di Firenze; lo stesso anno i suoi racconti inediti partecipano al prestigioso Premio Teramo che vede tra la giuria C. Bo, Diego Valeri, Giacomo De Benedetti. Dopo tanti riconoscimenti, il ’64 è l’anno in cui lo scrittore esordisce ufficialmente nel campo culturale; entra infatti a far parte della Federazione Italiana “Liberi Intellettuali” di Reggio Calabria, faro di cultura in contatto con Roma. L’attività intellettuale continua poi nella redazione di DISMISURA, Rivista di produzione e critica letteraria, nata a Frosinone agli inizi del 1972 dall’ Associazione omonima, fondata da un manipolo di scrittori e poeti. Durante la lunga permanenza a Frosinone, Domenico Cannizzaro è uno degli animatori del dibattito culturale del quale fa parte anche lo scrittore – nonché amico di Cannizzaro – Giuseppe Bonaviri, accreditato dalla stampa Premio Nobel per la Letteratura. Nel 1991 vince il Concorso Poesia e la Cd Cultura Duemila Editrice come premio gli pubblica la silloge poetica “ Liriche” e l’anno successivo “Canti e frammenti”. Amico degli scrittori calabresi Saverio Strati (Premio Campiello) e di Mario La Cava, ha avuto modo di far leggere anche allo scrittore Leonardo Sciascia le sue opere. Nonostante gli apprezzamenti di quest’ultimo numerosi sono ancora i racconti e i romanzi inediti dello scrittore Domenico Cannizzaro che la stampa attende. Martedì sarà soltanto una prima degustazione con i versi.