Domenica 30 aprile a “Tuscia in Bio” – “Bioavversità…” di Giannandrea Mencini
Domenica 30 aprile alle ore 18.30 presso Tuscia in Bio – Fiera dell’agricoltura biologica a Viterbo sarà presentato Bioavversità. Il vizio delle monocolture nelle terre alte di Giannandrea Mencini, un’inchiesta sull’uso intensivo delle monocolture, Kellermann Editore. Durante la presentazione interverranno, insieme all’autore, Famiano Crucianelli, Presidente del Biodistretto della via Amerina e delle Forre e Gabriele Antoniella, Presidente del Biodistretto Lago di Bolsena.
Dopo aver indagato con Pascoli di carta. Le mani sulla montagna – Premio Leggimontagna 2021, Premio Internazionale di Letteratura Città di Como per la sezione saggistica 2022 e segnalazione al Premio Itas di Trento 2022 – le truffe e le speculazioni che coinvolgono gli alpeggi italiani, tra le pagine di questo volume l’autore intraprende un nuovo viaggio nelle Terre Alte per esplorare la perdita di biodiversità nel nostro Paese a causa del proliferare delle colture intensive. In questo libro Mencini dialoga con diversi protagonisti per investigare la diffusione del Prosecco nel nordest, dei meleti in Val di Non e dei noccioleti in Centro Italia, riportando accurate testimonianze sulle conseguenze ambientali, sanitarie e sulla biodiversità, causate dalla diffusione delle monocolture in Italia. Pagina dopo pagina i lettori scoprono non solo aspetti negativi, ma anche storie virtuose e vincenti, che vanno dal Veneto fino all’Alto Molise passando per il Lazio, a dimostrazione che è possibile anche un’agricoltura diversificata e sostenibile, basata sul rispetto del territorio e della sua storia rurale.
Giannandrea Mencini, veneziano, è giornalista e scrittore, si occupa di storia dell’ambiente e del territorio. Ha pubblicato numerosi saggi, libri e articoli, dove ha raccontato i problemi della salvaguardia di Venezia e del vivere in montagna, tra i quali ”Acqua in Piazza” (Lineadacqua, 2016), ”Vivere in pendenza. Scelte di vita che cambiano la montagna bellunese” (Supernova, 2019). È stato fra i curatori con contributi specialistici del primo Rapporto sullo stato dell’ambiente 2000 (Provincia di Venezia, 2000) e dello Stato dell’ecosistema lagunare veneziano a cura del Magistrato alle Acque di Venezia (Marsilio, 2010). Ha ricevuto una menzione speciale nell’ambito della terza edizione del Premio Nazionale di ecologia Verde Ambiente per i suoi scritti sulle tematiche ambientali e di difesa del territorio.
Letizia Bindi, grossetana, è docente di antropologia presso l’Università del Molise. Si occupa di storia delle discipline demo-etno-antropologiche, di rapporto tra culture locali, con particolare attenzione all’ambiente e alla valorizzazione dei territori.
Al termine degustazione di vini biologici Tuscia in Bio – Fiera dell’agricoltura biologica Viterbo Piazza del Sacrario. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
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