Dobbiamo ricordare i nostri Eroi
Monte Lungo è in comune di Mignano in provincia di Caserta e proprio in segno di rispetto e onore ai nostri valorosi ragazzi che combatterono all’ombra del Tricolore e in memoria di quella tragica battaglia svoltasi dall’8 al 16 dicembre 1943 che il comune ha preso il nome di Mignano Monte Lungo fin dal 1947. Arrivati in loco era ad attenderci un rappresentante dell’esercito, il Maresciallo Virgilio De Tora custode geloso Direttore del Sacrario che poi nel suo intervento esplicativo ci ha anche detto che il cimitero è meta di tanti pellegrini e turisti anche stranieri; un poco meno da nostri giovani e dalla nostra scolaresca. Nella cappella il nostro Don Massimiliano Paiè dopo un minuto di raccoglimento in memoria, ha celebrato la messa in suffragio dei nostri che non ci sono più e nella omelia ha ricordato Sant’Ignazio di Antiochia che per i suoi ideali fu martirizzato sotto Traiano; quindi ci ha fatto riflettere sul sacrificio di coloro che sono caduti per un ideale in cui credevano. Ha anche detto che tutti i morti sono uguali davanti a Dio. Una corona di alloro abbiamo deposto a ricordo di tanto onore di coloro che forse indipendentemente dai sentimenti di ciascuno si sono ritrovati a difendere la Bandiera Italiana. Il nostro sindaco con la fascia di rappresentanza, dopo aver ringraziato il Presidente della Sezione per l’occasione fornitagli a visitare questi luoghi che furono teatro del riscatto dell’Italia alla partecipazione della guerra di liberazione, ha messo in risalto la testimonianza del Sacrario invitando tutti a inchinarci in segno di profonda riverenza davanti a tante croci. Una targa ricordo è stata offerta dalla Sezione Combattenti e Reduci di Colonna al Maresciallo De Tora in segno di gratitudine per il suo operato a favore del Sacrario. Il Presidente dell’Associazione nel complimentarsi per la nostra partecipazione ci ha ricordato la macabra impressione che ha avuto quando da reduce dalla Prussia, per raggiungere il suo paese, ha dovuto attraversare questi luoghi e vedere Cassino, Isernia e altri paesi ridotti ad un cumulo di macerie non paragonabili neppure a quanto visto nella disastrosa ritirata dei nostri che avevano combattuto in difesa del fiume Don in Russia. Ha invitato tutti a riflettere sul sacrificio estremo dei giovani che sono qui sepolti unitamente al loro comandante Umberto Utili i quali sicuramente hanno contribuito ad assicurare all’Italia democrazia e libertà. Come sempre era tra noi, oltremodo energico, il nostro decano Leopoldo Cappellini combattente prigioniero e reduce quasi alle soglie del secolo di vita al quale abbiamo dedicato un lungo applauso.
Un caloroso saluto di commiato con il Maresciallo De Tora ha concluso la nostra visita. Riusciremo a trasmettere alle nuove generazioni la storia vera di ciò che hanno fatto i nostri padri, i nostri fratelli, i nostri giovani per la nostra Patria Italia? Riusciremo a far capire ciò che in buona fede e con senso di responsabilità chiamati a difendere il suolo patrio hanno sacrificato la loro vita per assicurare ai posteri un’Italia libera e giusta capace di realizzare il bene futuro? Se non riusciamo in questo significa che non abbiamo compreso che la democrazia e la libertà di cui, forse inconsapevolmente, oggi godiamo è la risultante delle scelte di sacrificio estremo dei nostri eroi.
Credo di non sbagliare nel dire che è già troppo tardi per consegnare alla storia il ricordo dei nostri Caduti per la Patria.
LA FORZA DELLA MEMORIA DEVE COMUNQUE TRIONFARE.
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