Diverso da chi?, di Umberto Carteni
…:”This is a man’s world, but it would be nothing without a woman to care”… con queste note veniamo introdotti in quella che è la vita apparentemente tranquilla di Piero (Luca Argentero) e Remo (Filippo Nigro), coppia gay ben assortita residente in una città del “profondo nord”. Il primo, poco più che trentenne, decisamente farfallone e fortemente impegnato in termini politici, porta avanti le sue campagne in nome della diversità; il secondo, attivista gay estremamente convinto, si dedica all’arte culinaria ed è innamoratissimo del suo compagno da ben quattordici anni. Naturalmente come fanno presagire le parole della canzone iniziale di James Brown, farà il suo ingresso in questa divertentissima pellicola un elemento di disturbo, ossia una donna, pronta a smuovere le tranquille acque di quella che appare come una Trieste post-moderna, legata tuttavia saldamente alle tradizioni. Un’esilarante Claudia Gerini, riuscirà a portare scompiglio in quella che ci verrà mostrata come una quotidianità oltremodo “banale”. Il suo personaggio, Adele, antidivorzista e ultramoderata per eccellenza, si ritroverà a dover lavorare a braccetto con Piero, simbolo gay per antonomasia di quella che si preannuncerà da subito come una campagna elettorale dalla portata disastrosa. La frequentazione forzata tra i due, che rappresenteranno in “Diverso da chi” le facce opposte della medaglia, almeno inizialmente porterà ad una vera e propria ecatombe, caratterizzata poi da risvolti amorosi insospettabili ed estremamente destabilizzanti, per tutti e tre i protagonisti di questo triangolo amoroso decisamente sui generis. Umberto Carteni firma la regia di questo film che potremmo definire “pepato”, che riesce a trattare con ironia degna di nota, temi estremamente delicati come quello della crisi d’identità e del pregiudizio sessuale. Proprio il continuo cambiamento di punti di vista all’interno dei rapporti amorosi e al tempo stesso sociali, riesce a regalare la giusta verve a questa commedia decisamente brillante. Una buona arguzia comica, si mescola perfettamente alla riflessione più intima e profonda. Un film allegro e spensierato, ma al tempo stesso impegnato, che aiuta a comprendere come poi alla fine la qualità più universale che ci possa essere, sia proprio la diversità….
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