Diversamente labili di Lauretta Chiarini
Lauretta Chiarini prosegue con i suoi successi letterari fatti di tanto lavoro e partecipazione a premi letterari. I martedì dello chef, gustoso racconto fra letteratura e prove di cucina, è stato selezionato al XVI Premio letterario ‘Le donne nella storia del cibo’ del Gruppo di Lettura San Vitale (Bologna); de Il viaggio di Marco, racconto-biografia di un ragazzo come tanti scomparso prematuramente e divenuto seme della ‘Marco Pietrobono onlus a sostegno di bambini e giovani disagiati’, abbiamo scritto su Controluce.it.
Con Diversamente labili, la tua ultima pubblicazione in ordine di tempo, torni a temi che ti sono cari: i ragazzi, la scuola, la diversità. Un libro che sembra mettere insieme le tue due anime, quella che si sente interpellata dalle nuove generazioni e quella di romanziera con temi ‘adulti’.
In realtà l’anima è una, ma è una girovaga e mi porta dalle fiabe al romanzo impegnato. Bambini e adulti. Non ha limiti: dipende dal momento, dalle idee che arrivano e stazionano in testa fino alla storia che prende forma. Gli esordi della mia scrittura sono state le storie per bambini fino alla preadolescenza. Un mondo infinito da cui attingere per inventare o romanzare la realtà più variegata. Poi mi sono cimentata anche nella produzione per i più grandi, perché sollecitata (e anche solleticata) da eventi particolari. Diversamente labili è una storia d’amore, di barriere, di preconcetti. La storia di un viaggio che diventerà ricerca interiore e crescita, senza pietismi né moralismi, uno sguardo al mondo dal punto di vista di tre ‘normalissimi giovani diversi’. Aurora e Andrea partono per la prima vacanza insieme, un viaggio e un incubo assieme, per alcuni aspetti, ma che poi si rivelerà un’esperienza indimenticabile. L’incontro con Jamal amplificherà i problemi e al tempo stesso la voglia di vivere. Ho voluto raccontare la normalità della diversità: quella di Aurora la cicciona, di Andrea il paraplegico e dell’extracomunitario Jamal; che vivono passioni, gioie, capricci esattamente come tutti, con i pregi e i difetti che sono quelli di tutti gli altri.
Come è cambiata la tua vita di scrittrice da pubblicata ad autopubblicata? Quali le difficoltà e le soddisfazioni?
L’autopubblicazione non è una scelta, ma un’imposizione, dal momento che le case editrici (escluse quelle a pagamento) sono interessate soltanto ai manoscritti di chi è già famoso. Ma devo dire che pubblicare in proprio, con l’aiuto di un sito che ti lancia online, è producente e gratificante comunque. La nota negativa è che non c’è un lavoro di editing, per cui lo scrittore deve fare tutto da sé, anche autocorreggersi. Ma di bello c’è che la ‘rete’ risponde bene alle pubblicazioni con visualizzazioni, commenti sinceri e, talvolta, recensioni lusinghiere. Ed è questo il traguardo di chi ama scrivere: essere letto e apprezzato. Per la pubblicazione con un editore visibile in libreria… c’è sempre tempo. Potete leggere qualche pagina di Diversamente labili su ilmiolibro.it, sito dal quale è acquistabile. Serena Grizi
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