Discarica di Roncigliano. Si torna a protestare ad Albano
Discarica di Roncigliano. Sabato 2 ottobre si torna a protestare ad Albano sotto il Municipio
Ordinanza di chiusura definitiva e bonifica del sito cui segua una delibera che dichiari l’intera zona “area a elevato rischio di crisi ambientale” la richiesta dei manifestanti all’Amministrazione Borelli.
Irremovibile il presidio permanente che assiste ogni giorno al massiccio sversamento di rifiuti romani non trattati nel VII invaso, portando avanti una lotta impari a favore della società civile contro uno scempio inammissibile.
Sabato 2 ottobre alle ore 10 presso il Municipio di Albano in piazza della Costituente
Coordinamento Contro l’inceneritore di Albano – Contro tutte le nocività (noblogs.org)
SABATO 2 OTTOBRE ORE 10.00
LA MOBILITAZIONE CONTRO LA DISCARICA
PROSEGUE PRESSO IL MUNICIPIO DI ALBANO
(piazza della Costituente)
CHIEDIAMO ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
* L’ORDINANZA DI CHIUSURA DELLA
DISCARICA DI RONCIGLIANO
* UNA DELIBERA DI GIUNTA CHE DICHIARI LA
ZONA DELLA DISCARICA “AREA A ELEVATO
RISCHIO DI CRISI AMBIENTALE”
Il Coordinamento contro l’inceneritore insieme alla cittadinanza in presidio permanente da due
mesi davanti la discarica di Roncigliano prosegue la mobilitazione per ottenerne la chiusura
definitiva e la bonifica mentre si continua a produrre inquinamento, malattie e morte.
Solo con la continua presenza e pressione da parte delle popolazioni locali si è riusciti ad
effettuare i controlli sui rifiuti provenienti da Roma a causa delle ordinanze Raggi e Zingaretti.
Abbiamo quindi visto e odorato di persona lo scempio che i tir trasportano quotidianamente.
Nonostante le rilevazioni fatte dall’ARPA siano oltre i limiti previsti per alcuni inquinanti,
anche cancerogeni, il sindaco di Albano e la sua amministrazione non procedono con
un’ordinanza di chiusura del sito, così come invece dovrebbero fare per tutelare tutte le persone
che vivono e lavorano nelle frazioni limitrofe
Crediamo che non ci sia più tempo da aspettare. Più volte il sindaco e alcuni assessori hanno
potuto vedere coi loro occhi la situazione ma finora nessun provvedimento è stato preso.
E’ ora che alle roboanti parole da loro pronunciate tempo fa seguano i fatti.
Siamo stati in Regione, all’ARPA, alla Procura di Velletri e continuiamo stavolta sotto il
municipio di Albano perché oltre l’ordinanza di chiusura segua anche una delibera che dichiari
l’intera zona come “Area a elevato rischio di crisi ambientale”, in modo tale da certificare la
grave situazione che è stata creata dagli imprenditori dei rifiuti e dai loro referenti politici.
I dati sul disastro ambientale e, quindi, sanitario ci sono e sono abbondanti. Finora istituzioni ed
enti hanno latitato dalle loro responsabilità: questo non è più ammissibile.
Invitiamo la cittadinanza a proseguire il percorso di lotta perché è l’unico che può garantire la
risoluzione delle problematiche prodotte da un’emergenza-rifiuti che non è tale ma è il prodotto
degli accordi tra imprese e istituzioni tutte.
Coordinamento contro l’inceneritore di Albano – https://noinceneritorealbano.noblogs.org
Presidio permanente contro la discarica di Albano
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento