Dichiarazione dell’Associazione Esperantista Mondiale
Nel 1979 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, preoccupata per la crescita delle discriminazioni etniche e del razzismo, adottò un piano d’azione per combattere tale odio e pregiudizio. L’esistenza di movimenti come il recente “Black lives matter” (Le vite nere contano), il perdurare dell’odio razziale, il verificarsi di recenti episodi di violenza in alcuni Paesi ci ricordano che c’è ancora molto da fare.
Il movimento esperantista unisce persone che combattono per una società fondata sull’uguaglianza, libera dal razzismo e da ogni tipo di discriminazione e oppressione. Nei loro 134 anni di storia gli esperantisti hanno dedicato una continua attenzione ai problemi della discriminazione ai danni di chi parla lingue considerate inferiori, ai danni di popoli e gruppi etnici considerati inferiori o che si trovano comunque in condizione minoritaria: siamo quindi per nostra stessa natura impegnati nelle battaglie contro il razzismo e collaboriamo a tal fine con l’Onu e con l’Unesco. Il Corriere dell’Unesco, rivista che viene pubblicata anche in esperanto, ha sempre trattato questo tema con serio impegno. Come è stato scritto in uno degli ultimi numeri, “Le azioni dell’Unesco contro il razzismo sono sempre state al primo punto dell’ordine del giorno, fin dall’inizio. Il Corriere ha sempre fornito un formidabile spazio per il dibattito e la discussione intorno a questo pericoloso e diffuso pregiudizio che ancora infetta il mondo”.
Il movimento per la lingua internazionale e neutrale esperanto, per il quale il dialogo e la diversità fra culture rivestono un’importanza essenziale, prosegue più che mai nel proprio impegno contro la discriminazione etnica, culturale e linguistica e per una società mondiale egualitaria e sostenibile. Continueremo a impegnarci per realizzare un mondo dove le persone di diversa nazione, etnia, sesso, religione, lingua ed opinione politica possano collaborare e coesistere, comprendendo innanzi tutto che ciò che unisce è molto più importante di ciò che divide.
In questo spirito l’Associazione Esperantista Mondiale, la principale organizzazione che a livello internazionale riunisce le persone che parlano la lingua esperanto, ha in programma uno dei suoi prossimi congressi mondiali in Africa; inoltre il 107esimo congresso mondiale degli esperantisti verrà realizzato a Montreal nel 2022 in collegamento con il “Decennio internazionale delle lingue indigene” (2022-2032), dando quindi spazio alle testimonianze della cultura dei popoli indigeni.
L’ l’Associazione Esperantista Mondiale (che ha anche una sezione nel nostro Paese, La Federazione Esperantista Italiana, www.esperanto.it) e tutto il movimento esperantista incoraggiano e promuovono in tutte le loro iniziative il rispetto e la collaborazione effettiva fra le diverse comunità, i diversi popoli, le differenti culture e lingue del mondo, e il dar valore all’essere umano. Questi sono i valori fondanti della nostra comunità internazionale, nata 134 anni fa. I nostri principi sono quindi in piena sintonia con quelli delle Nazioni Unite e dell’Unesco, come già riconosciuto da tre risoluzioni di quest’ultima.
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