DI TANTO AMORE, da Il gabbiano di A. Cechov, Teatro Trastevere, 30 aprile-5 maggio
libero adattamento e riscrittura da Il gabbiano di A. Cechov
drammaturgia e regia di Giancarlo Moretti
La storia inizia alcuni anni dopo la fine della vicenda narrata da Cechov ne “Il gabbiano”. Masha, internata in un ospedale psichiatrico, ogni sera, da un baule della sua stanza, tira fuori gli abiti dei personaggi della vicenda: Kostja (il suo amato da cui è rifiutata), Irina Arkadina (la madre di Kostja), Nina (la ragazza che Kostja ama e da cui è rifiutato) e Trigorin (lo scrittore per amore del quale Nina rifiuta Kostja e che allo stesso tempo è amato da Irina Arkadina, sottraendo al ragazzo l’amore della madre). Come nella “camera dei sogni” de “I giganti della montagna” di Pirandello, la donna fa rivivere quella storia di amore e morte nel disperato e folle tentativo di mantenere in vita il suo innamorato, e quegli abiti, che nella sua mente erano un delirio, ora vengono indossati dagli attori che cominciano ad animarli ed a narrare il dramma.
Il gabbiano è uno dei capolavori della drammaturgia di Cechov e di tutta la letteratura teatrale della fine del XIX secolo: Di tanto amore prende il filo dei “sentimenti” di questa complessa trama, quello che lega tra loro i protagonisti della vicenda, Kostja, Nina, Irina Arkadina, Trigorin e Masha, in una catena di desideri, speranze e delusioni. Un tema, quello delle relazioni sentimentali tra i personaggi, non sempre sufficientemente messo in evidenza nelle letture registiche che solitamente si concentrano sul tema del teatro e del meta-teatro della solitudine.
Di tanto amore non è solo uno spettacolo, ma una sfida. Non è un prodotto da vendere quanto un’opera da realizzare nella sinergia di un gruppo. Non è una delle tante libere interpretazioni di un classico in chiave moderna all’insegna dello stravolgimento o dell’occasionalità, ma il progetto di una scrittura a quattro mani per coniugare passato e contemporaneo. È la voglia di scoprire la continuità del sentire.
Di tanto amore è una prima assoluta ed è frutto di un lavoro di diversi anni sul testo di Cechov effettuato dall’autore che ne curerà anche la regia. In esso si intrecciano due filoni che caratterizzano il suo percorso di ricerca drammaturgica: l’amore e la follia.
Di tanto amore entra dunque all’interno del testo di Cechov per una suo significativo libero adattamento e riscrittura attraverso tagli ed inserimento nuove scene, per una messa in scena indirizzata a coglierne questo aspetto così “perturbativo” e rivelatore dell’essenza fragile vitalistica e tragica dell’animo umano. La cifra registica è in una ricerca di naturalezza onirica che conduca lo spettatore dalla realtà al sogno passando attraverso il perturbante. Parola, azione, gesto, musica in un’ambientazione stilizzata e minimalista, coniugando l’utilizzo di costumi d’epoca con vitalità moderna.
Con Di Tanto Amore appuntamento al Teatro Trastevere, Via Jacopa de’ Settesoli 3 dal 30 aprile al 5 maggio 2019. Da martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 17.30.
prevista tessera associativa
contatti: 065814004 info@teatrotrastevere.it
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