di Monte Compatri – Maxi finanziamento da 4.200.000 euro per la costruzione del polo dell’Infanzia nel centro urbano
Maxi finanziamento da 4.200.000 euro per la costruzione del polo dell’Infanzia nel centro urbano
Un progetto che per importanza scriverà la storia del comune di Monte Compatri
Il Comune di Monte Compatri si è aggiudicato un finanziamento da 4.200.000 euro per la realizzazione di un Polo dell’Infanzia al centro urbano. Secondo progetto per importanza nella Regione Lazio su sei progetti finanziati. Tra i primi 15 su tutto il territorio nazionale.
Lo ha annunciato il Sindaco Francesco Ferri in apertura del consiglio comunale di oggi, martedì 29 novembre, in corso di svolgimento presso i locali di Tinello Borghese. Si tratta di un progetto innovativo che va a riqualificare l’intera area dell’ex Anagrafe Canina di via Antonio Rosmini. Verranno demolite tutte le strutture ed edifici fatiscenti e ricostruiti due nuovi plessi capaci di ospitare 120 bambini della Scuola dell’Infanzia e 30 dell’Asilo Nido.
Il polo scolastico è composto da due volumi principali: a est l’edificio più grande che accoglierà la scuola dell’infanzia e a ovest l’edificio più piccolo progettato per ospitare l’asilo nido.
Sono previsti 1.481 metri quadrati di superficie totale coperta e 2.963 metri quadrati di spazi esterni, divisa in superficie verde di pertinenza della scuola, superficie di distribuzione e sosta e superficie esterna per attività all’aperto. In aggiunta è previsto un piano interrato dedicato alla parte impiantistica.
La progettazione è basata su un’attenta analisi degli aspetti connessi alla gestione delle risorse energetiche, nonché all’ottimizzazione dell’apporto solare e alla corretta illuminazione naturale degli ambienti.
I fondi sono stati ottenuti, ancora una volta, rispondendo a un avviso del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), in particolare proprio a un bando destinato al “Piano per asili nido e scuole per l’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”.
Salgono così a oltre dieci milioni di euro i contributi ottenuti da enti sovraccomunali dopo un anno di Amministrazione Ferri.
Un risultato che scrive la storia del Paese e lo identifica per efficienza.
“Appena arrivata la comunicazione da parte del Ministero dell’istruzione non ho nascosto l’emozione – commenta il Sindaco Francesco Ferri – Ricordo ogni minuto delle tante riunioni fatte fino a tarda notte con i tecnici dell’ufficio e i vari professionisti. Soluzioni e idee ingegneristiche in grado di identificare il progetto nei termini richiamati dall’avviso. Uno studio meticoloso e articolato che ha visto coinvolta anche l’Università Roma 2. Un mix tra urbanistica e architettura. Tra natura e volumi. Un team fatto di azioni concrete, che ha messo in campo professionalità e competenze. A loro va il mio riconoscimento come il quello di tutta la comunità di Monte Compatri. Questa volta ha vinto il coraggio. Il coraggio di determinare con scelte innovative il futuro del paese garantendo una rete di servizi adeguata in grado di rispondere alle esigenze e alle aspettative di una comunità”.
Piuttosto complesso l’iter burocratico che ha portato alla scelta di puntare su un Polo dell’Infanzia al centro urbano e su un asilo nido per la comunità di Laghetto per un totale di 40 posti.
L’ambizioso progetto di realizzazione del polo dell’Infanzia ha comportato delle scelte ben precise da parte dell’Amministrazione comunale.
“Una delle prerogative del bando, era quella dell’obbligo di assenza del cosiddetto doppio finanziamento. Ossia non era possibile aderire al bando se era in corso un contributo anche di lieve importo per la stessa opera – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Martorelli – Per questo motivo è stato accantonato il progetto e il relativo finanziamento provvisorio del Ministero dell’Istruzione per un importo di 90 mila euro, ottenuto dalla precedente Amministrazione comunale. Interventi parziali e non risolutivi”.
Uno dei punti chiave del progetto era la necessità di adeguare sismicamente la struttura portando il cosiddetto limite di salvaguardia della vita dell’edificio come previsto dalle Norme Tecniche.
“La nostra priorità è quella di accogliere i nostri bambini in scuole sicure, evitando soluzioni che non garantiscano degli standard adeguati – aggiunge il consigliere comunale delegato ai Servizi Scolastici, Francesca Vinci – dedicando un’area totalmente riservata alla scuola”.
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