Detenzioni in nome della guerra al terrorismo
Il gruppo di Amnesty International dei Castelli Romani denuncia la grave violazione dei diritti umani a danno di sospetti terroristi da oltre tre anni a questa parte. Sono ormai sempre più ricorrenti le testimonianze riguardanti la detenzione incommunicado cui vengono sottoposte ogni anno migliaia di sospetti terroristi. Si tratta di cittadini di numerosi paesi, che vengono sottoposti a lunghi periodi di detenzione, e sottoposti a torture fisiche e psicologiche. Tra queste la privazione del sonno, umiliazioni sessuali, e la pratica dell’incappucciamento, che, a detta di numerosi studiosi, provoca allucinazioni e disturbi mentali anche solo dopo quaranta minuti. Queste pratiche violano sia la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che le Convenzioni di Ginevra del 1951 ed i relativi protocolli del 1967. Sotto la denominazione di ‘guerra al terrorismo’ si nascondono pratiche aberranti: vari stati occidentali, tra cui Inghilterra, Svezia ed Italia, hanno permesso ad agenti della CIA di prelevare persone sospette dal territorio per torturarli in paesi terzi. Invece paesi come Cina, Egitto, Arabia Saudita, Uzbekistan e Yemen, hanno mascherato sotto questa denominazione, se non rafforzato, le loro tradizionali politiche repressive.
Info: www.amnesty.it – gr140@amnesty.it – 3357862360.
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