“Delusa dal M5S, non c’è strategia politica che tenga se si parla di diritti civili. Senza stepchild la legge non ha senso
In merito all’iter parlamentare del ddl Cirinnà. “Siamo molto preoccupati visto quello che sta succedendo –ha affermato Grassadonia-. La nostra attenzione va a tutte le forze politiche che avevano detto che sarebbero state al nostro fianco. Non ci aspettavamo la presa di posizione del M5S. Loro hanno detto che non hanno votato il canguro perché gli emendamenti della Lega sono scesi a 500. Il problema è che il canguro è una possibilità parlamentare lecita. Quando si fanno queste prese di posizioni bisognerebbe capire che stiamo parlando di diritti civili, di serenità delle persone. Nessuna strategia politica dovrebbe essere messa alla stregua dei diritti dei nostri bambini. C’era la possibilità di andare avanti più velocemente. Ora bisognerà aspettare un’altra settimana per vedere se finalmente si riuscirà a portare in porto questa legge. Bisogna essere molto chiari. La responsabilità di tutto quello che sta accadendo è della politica. Vogliamo essere considerati uguali rispetto agli altri cittadini, così come i nostri bambini. Se uscisse una legge senza la stepchild sarebbe una sconfitta sociale gravissima. Noi omosessuali siamo genitori, possiamo essere buoni genitori. Una legge sulle unioni civili senza stepchild non avrebbe senso, sarebbe completamente inutile. La gente è al nostro fianco, ha solo bisogno di conoscerci e di avere le giuste informazioni. Noi famiglie arcobaleno mettiamo a disposizione le nostre storie per permettere alle persone di farsi un’opinione. Non è vero che la gente non è pronta, la gente è molto più avanti di quello che la politica vuole farci credere. La famiglia si è evoluta e bisogna dare tutele a tutti i cittadini, come dice la nostra Costituzione”.
Fu proprio Matteo Renzi, nel novembre 2013, a pubblicare sul suo profilo Facebook questo messaggio: “Nel mio gruppo di lavoro c’è una coppia, Letizia e Teresa, che da poche settimane ha un figlio che si chiama Ernesto. Da segretario del PD lavorerò perché Ernesto abbia gli stessi diritti dei miei figli e, dopo tanti anni di discussioni a vuoto, faremo una legge sui diritti civili”. “Renzi deve sapere –ha affermato Grassadonia-, che il piccolo Ernesto cresce e inizia a guardare la tv e fare domande. Siamo stanchi di dover raccontare ai nostri figli che il loro Stato non li tutela. Come facciamo a farli essere orgogliosi del nostro Paese. I nostri figli ascoltano le parole violente che sono state scritte e dette in questi giorni contro di noi. Renzi aveva dato garanzie in campagna elettorale dicendo che sarebbe stato vicino ai nostri bambini e ora aspettiamo che faccia il passo decisivo
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