“Decreto sicurezza urbana: più potere ai Sindaci, ma ancora una volta ignorata la Polizia Locale”
Approvato ieri in Consiglio dei Ministri il decreto sicurezza urbana. Dispiace prendere atto ancora una volta, che il Decreto fortemente voluto dall’Anci e dal Ministero dell’Interno per dare più poteri ai Sindaci, stipulare i patti per la sicurezza tra Prefetti e Sindaci al fine di rendere più cogente, nelle aree urbane, l’attività di prevenzione e di controllo sul territorio non tiene minimamente in conto la necessità di dare risposte, in termini di tutele e diritti, ai 60.000 agenti e ufficiali della Polizia Locale.
Lo dichiara in una nota il Segretario Nazionale UIL FPL Daniele Ilari.
Nulla quaestio su maggiori poteri ai Sindaci in materia di lotta al degrado e all’illegalità, anche attraverso un rafforzamento del potere di emanare ordinanze contingibili e urgenti, e su un rapporto sinergico tra Stato e Amministrazioni Locali per garantire una maggiore sicurezza nelle aree urbane, ma – prosegue il Segretario Ilari – non si può continuare ad ignorare coloro che la lotta al degrado e all’illegalità la mettono in pratica tutti i giorni: le lavoratrici ed i lavoratori della Polizia Locale.
La Polizia Locale continua ad essere trattata come una polizia di serie B rispetto agli altri corpi di polizia dello Stato. Sono sei anni che chiediamo a gran voce il ripristino della causa di servizio, dell’equo indennizzo e della pensione privilegiata in caso di infortunio o aggressione legata all’espletamento dei compiti d’istituto, benefici da cui gli appartenenti ai corpi e servizi di Polizia Locale sono stati “scippati” dal Decreto Monti.
E che dire della ormai obsoleta legge quadro sulla Polizia Locale, che risale ad oltre trent’anni fa e non tiene in alcun modo in conto, le innuerevoli competenze trasferite agli operatori e il mutato quadro normativo e istituzionale di riferimento?
Abbiamo chiesto al Ministro dell’Interno e al Presidente dell’ Anci l’apertura di un tavolo di confronto sulle problematiche della Polizia Locale. La UIL FPL è come sempre disponibile a ricercare soluzioni condivise non solo nell’interesse dei lavoratori che rappresenta, ma anche dei cittadini e del sistema paese. La Polizia Locale – conclude Ilari – continuerà, come sempre, a fare il proprio lavoro con serietà e abnegazione, malgrado le carenze d’organico, il blocco del turnover, la mancanza di tutele, svolgendo attività di prevenzione e garantendo sicurezza ai cittadini, ma i suoi sessantamila operatori meritano rispetto e non si può continuare ad ignorare le giuste rivendicazioni di un’intera categoria.
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