Decentramento fiscale e amministrativo, prove di democrazia nei Paesi dell’Est
In questi giorni a Bruxelles si discute di decentramento fiscal nei Paesi dell’Est Europa con i quali l’Unione ha avviato delle politiche di partenariato. Nella Conferenza degli Enti locali per la cooperazione con l’Est Europa (CORELAP) è emersa sia la necessità di riformare le strutture amministrative che di rafforzare la cooperazione. All’evento organizzato dal Comitato delle Regioni e dei poteri locali (CdR), dal Congresso dei poteri locali del Consiglio d’Europa (CPRLE) e dall’Eastern Partnership Civil Society Forum hanno partecipato i rappresentanti istituzionali di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina. La vicepresidente del CdR, Mercedes Bresso, ha evidenziato come il decentramento fiscale vada di pari passo con la devolution, ovvero il decentramento amministrativo.
Il retaggio storico e la crisi economica non rappresentano le condizioni migliori perché nei Paesi dell’Est possa attuarsi una politica del genere, ma “una riforma della finanza pubblica in questi Stati è di prioritaria importanza, una condizione indispensabile per il necessario rafforzamento delle autonomie locali”, come sottolineato dalla Bresso. La condivisione delle buone procedure amministrative è già in atto, ma alcuni passi avanti sono possibili e necessari per adeguare i sistemi e rendere efficienti le risorse locali. Il presidente del CORELAP Dorin Chirtoaca ha invocato un accesso diretto ai fondi comunitari da parte degli Enti locali dei Paesi dell’Europa dell’Est e consentire, attraverso il decentramento fiscale, di intensificare il processo di democratizzazione di queste nazioni e la loro integrazione nell’Unione europea. In vista del Terzo incontro dei Capi di Stato in programma per il 28 e 29 novembre 2013 a Vilnius (Lituania), il presidente del CdR Valcárcel Siso ha ribadito quanto sia importante sviluppare la dimensione locale nelle politiche comunitarie, in specie quelle di partenariato ad Est del continente. Solo questo allargamento può portare i Paesi coinvolti a progredire in settori come la mobilità, i trasporti, la pubblica amministrazione e la società civile in senso lato.
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