De profundis, l’altro Wilde
Titolo: De Profundis – Due lettere al Daily Chronicle
Autore: Oscar Wilde
ISBN: 9788854104310
Editore: Newton Compton
Prezzo: € 4,00 e-book disponibile € 4,99 (nella collana I mammut)
Copertina:
Descrizione: Wilde risulta essere uno scrittore sempre molto amato, ma spesso le letture, soprattutto dei giovanissimi, si fermano a Il ritratto di Dorian Gray, del quale è colto soprattutto il facile incanto del mistero che si consuma nel racconto, seppure il romanzo si presti a molteplici interessanti letture. Come in questa ormai classica opera di Wilde, la lunga lettera all’amico Lord Alfred Douglas detto Bosie, il cui atteggiamento scellerato e la controdenuncia del padre, condussero alla rovina l’autore.
La lunga epistola, avrebbe dovuto restare segreta, ad esclusione del destinatario, ma il curatore dell’opera dello scrittore, Robert Ross la donò al British Museum dopo otto anni dalla scomparsa di Wilde con la clausola di renderla pubblica solo dopo il trascorrere di ulteriori cinquant’anni. Fra queste righe, quasi alla fine del proprio periodo detentivo ai lavori forzati, provato in modo indelebile dall’ostracismo sociale, l’autore cerca una ricomposizione tra l’uomo e l’artista. Appare urgente la necessità, inoltre, di fare chiarezza fra le pieghe di vicende complesse che riflettono i caratteri degli attori principali, lo scrittore, Lord Alfred Douglas e il di lui padre, testimoniando per gradi e arricchendo via via di particolari il racconto, nel dipanarsi doloroso anche delle proprie responsabilità nella vicenda; estrapolando dalle proprie pose e dai comportamenti tenuti in società le radici di quello che sarebbe avvenuto, con calma ragionata e un dolore intenso che traspare da tutto lo scritto e che riesce per poco ad addomesticare il forte sentimento di rabbia. Oltre la vicenda privata, il tiro letterario s’innalza nelle pagine centrali dello scritto, quando Wilde indaga la figura di Cristo figlio dell’uomo, ma prima scrive: «I miei Dèi dimorano in templi fatti con le mani e il mio credo è reso perfetto e completo entro il cerchio dell’esperienza reale». Non una conversione religiosa quindi, ma una ricerca attenta delle ‘novità’ portate al mondo tangibile, quello che ora Wilde sente come non mai di poter abitare, dalla parola del Profeta e, non di meno, la traccia del ‘nuovo’ rapporto che si andava profilando fra il ‘moderno uomo’ novecentesco e la religione. L’edizione della copertina con l’aggiunta di due lettere al Daily Chronicle è attualmente fuori catalogo, pur se relativamente recente (2005). La stessa è però rintracciabile nel volume Tutte le opere (2010) nella collana ‘I mammut’ della stessa casa editrice.
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