David Lynch tra arte e cinema
Febbraio 25
15:41
2017
A quasi trent’anni dalla messa in onda de I segreti di Twin Peaks – la prima serie di culto nella storia della fiction televisiva – e alla vigilia del suo ritorno sul piccolo schermo con l’atteso sequel, il Teatrino di Palazzo Grassi organizza da giovedì 16 a sabato 18 marzo 2017 uno speciale appuntamento dedicato allo sconfinato universo creativo di David Lynch.
Il Teatrino di Palazzo Grassi entra nel vivo della produzione cinematografica e televisiva di uno dei più grandi registi del nostro tempo con una vera e propria rassegna che prevede 3 giornate diverse con incontri, dibattiti, proiezioni e una maratona di Twin Peaks che ne approfondiscono lo stile, la tecnica e la poetica.
Il Teatrino di Palazzo Grassi entra nel vivo della produzione cinematografica e televisiva di uno dei più grandi registi del nostro tempo con una vera e propria rassegna che prevede 3 giornate diverse con incontri, dibattiti, proiezioni e una maratona di Twin Peaks che ne approfondiscono lo stile, la tecnica e la poetica.
Il ciclo prende avvio giovedì 16 marzo alle ore 20.30 con l’incontro pubblico David Lynch tra arte e cinema, che vedrà la partecipazione del critico cinematografico Andrea Bellavita, tra i massimi esperti in Italia del lavoro dell’autore statunitense. L’appuntamento è volto a tracciare il rapporto tra l’estetica di David Lynch e l’arte contemporanea.
Alle ore 21.00 farà seguito la proiezione del docu-film David Lynch: the art life(USA – Danimarca, 2016, 90’) diretto da Rick Barnes, Jon Nguyen e Olivia Neergaard – Holm, storici collaboratori del regista, nelle sale da lunedì 20 febbraio 2017. Distribuito da Wanted, il lungometraggio è concepito come un diario privato dedicato all’ultima nata della famiglia Lynch, un racconto da padre a figlia in cui il cineasta conduce lo spettatore nei complessi meandri della sua fantasia attraverso ricordi, immagini inedite di repertorio e spezzoni dei primi film. David Lynch, potente voce narrante dell’intero girato, è ritratto mentre dipinge nello studio sopra le colline di Hollywood da dove racconta aneddoti dell’infanzia e della sua adolescenza. La pellicola mette in luce l’importanza fondamentale della sua attività pittorica nella definizione del suo linguaggio visivo, la nascita della sua sensibilità musicale e le origini stesse della sua poetica. Ne emerge così un affresco visionario e misterioso dell’esperienza di Lynch come uomo e artista, quasi come se si trattasse dell’ennesima sceneggiatura affiorata dalla sua fantasia.
Alle ore 21.00 farà seguito la proiezione del docu-film David Lynch: the art life(USA – Danimarca, 2016, 90’) diretto da Rick Barnes, Jon Nguyen e Olivia Neergaard – Holm, storici collaboratori del regista, nelle sale da lunedì 20 febbraio 2017. Distribuito da Wanted, il lungometraggio è concepito come un diario privato dedicato all’ultima nata della famiglia Lynch, un racconto da padre a figlia in cui il cineasta conduce lo spettatore nei complessi meandri della sua fantasia attraverso ricordi, immagini inedite di repertorio e spezzoni dei primi film. David Lynch, potente voce narrante dell’intero girato, è ritratto mentre dipinge nello studio sopra le colline di Hollywood da dove racconta aneddoti dell’infanzia e della sua adolescenza. La pellicola mette in luce l’importanza fondamentale della sua attività pittorica nella definizione del suo linguaggio visivo, la nascita della sua sensibilità musicale e le origini stesse della sua poetica. Ne emerge così un affresco visionario e misterioso dell’esperienza di Lynch come uomo e artista, quasi come se si trattasse dell’ennesima sceneggiatura affiorata dalla sua fantasia.
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