David di Donatello miglior attore 2017 a Stefano Accorsi
David di Donatello miglior attore a Stefano Accorsi
Di Stefano Accorsi ci piace il sorriso (bella novità…), che ha saputo restare tale, poco più amaro, in un qualche momento difficile di flessione della sua carriera che forse c’è stato, o almeno c’è sembrato fosse lui stesso a non essere soddisfatto dei ruoli che intrepretava…Con Veloce come il vento di Matteo Rovere, sei David di Donatello tra cui quello ad Accorsi quale migliore attore protagonista, il cinema italiano pare aver recuperato quel giusto miscuglio tra storia forte, capace di camminare sulle proprie gambe, comprensibile da un vasto pubblico, internazionale, e specificità di una provincia italiana che ad ogni curva presenta modi di fare e pensare diversi.
Il divertente e realistico Loris di Accorsi, col suo ‘vacca boia’ è il segno di uno che perduto per tutti non vuole per niente perdere e si mette a disposizione di una causa importante, il futuro dei fratelli più piccoli rimasti senza padre, senza di che andare avanti. In questi ruoli, in queste scritture tra commedia e tragedia ci sembra dare il meglio l’attore visto e amato dai suoi esordi ma di più in Jack Frusciante è uscito dal gruppo di E. Negroni, I piccoli maestri di D. Luchetti, Radiofreccia di L. Ligabue, Ormai è fatta! Di E. Monteleone, Le fate ignoranti e Saturno contro di F. Özpetek; Santa Maradona di M. Ponti, Un viaggio chiamato amore di M. Placido, L’amore ritrovato di C. Mazzacurati, Provincia meccanica di S. Mordini, La vita facile di L. Pellegrini, L’arbitro di P. Zucca. Accorsi a molte di queste storie, scelte tra quelle che consideriamo le migliori, anche se non quelle che gli hanno portato i maggiori successi, ci sta dentro come in un guanto ma riesce, miracolosamente a restarne anche un po’ distante. L’attore si porta dietro l’accento tenue, se non usato per fini necessari al film, della sua terra di provenienza, l’Emila Romagna, e questa sua distanza e questo lieve accento particolare ci ricordano un po’ Marcello Mastroianni. Un po’ freddo nei ringraziamenti per il David 2017? Sì, ma sarebbe stato difficile recuperare la grazia e il divertimento donati alla platea dai ringraziamenti di Valeria Bruni Tedeschi per il premio alla migliore attrice protagonista ricevuto in virtù della straordinaria Beatrice del film La pazza Gioia, regia di Paolo Virzì, interpretata vicino ad una altrettanto brava Micaela Ramazzotti/Donatella. (nella foto Stefano Accorsi/Loris con Matilda De Angelis/Giulia). (Serena Grizi)
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