Davanti ad una panchina rossa per dire NO alla violenza sulle donne
Il sindaco di Colonna Fausto Giuliani apre il Festival della legalità con i ragazzi dell’I.C. ”Don Lorenzo Milani”
Le istituzioni e la comunità dialogano davanti ad una panchina rossa, colore dal valore simbolico fortissimo, nel giardino antistante la scuola media che da tempo porta il bel nome di GIARDINO DELLA NON VIOLENZA, particolarmente curato per l’evento dagli alunni, guidati dai professori Laura Carletti, Cinzia Calabritto, Francesco Villa e Rosaria Bromuro.
Così è iniziata, il 25 novembre, la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” a Colonna mentre il sindaco Fausto Giuliani insieme alle Assessore Valeria de Filippis, Serena Quaglia ed Eleonora Del Signore inaugurava una panchina rossa che porta impressa la frase che invita a rivolgere un pensiero alle ragazze e donne portate via da chi diceva di amarle, mostrando una grande e non scontata sensibilità ai temi della violenza di genere e della legalità.
Un filo rosso, quello della riflessione su femminicidio, stalking e legalità, che ha legato il Comune, l’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani”, l’Associazione Aquilone Rosa e rappresentanti qualificati delle forze dell’ordine, come il Dott. Andrea Del Ferraro, primo dirigente della Polizia di Stato, il Vice Questore Aggiunto dr.ssa Maurizia Quattrone e il Maresciallo Antonio Pesce; una riflessione che si è fatta purtroppo urgenza sotto la spinta della cronaca quotidiana.
Due giornate per due iniziative: alla commovente cerimonia di installazione della panchina rossa nel piazzale della Scuola Secondaria di Colonna “Tiberio Gulluni”, e all’incontro in videoconferenza con le alunne e gli alunni di numerose classi della Scuola Secondaria di I grado di entrambi i plessi dell’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani,” seguirà nel pomeriggio di domenica 28 novembre, presso la Sala Elsa Morante della Biblioteca di Colonna, la proiezione del docufilm “La vittima e il carnefice”, incentrato sull’inchiesta seguita al terribile omicidio di Sara Di Pietrantonio. Una proiezione che darà l’occasione per un dibattito toccante tra la Comunità e il Dott. Andrea Del Ferraro, che ha condotto le relative indagini, Linda Intreccialagli e il Professor Emiliano Sabadello.
L’incontro è stato aperto con la condivisione del video della canzone “Break the chain”, che le classi hanno cantato e interpretato, grazie alla preparazione della prof.ssa Elisa Albanese.
Ha preso poi la parola il comandante della Polizia locale del Comune di Colonna, Patrizio Onesti che ha evidenziato che il problema è essenzialmente culturale. Solo da pochi anni si sta progredendo dal punto di vista legislativo. L’educazione è in questo senso fondamentale: maschi e femmine devono avere gli stessi diritti e gli stessi doveri.
Durante il collegamento, tramite la piattaforma Meet, reso possibile grazie ai professori Daniele Ciuffa e Francesca Palmerio, le ragazze e i ragazzi delle classi medie hanno potuto ascoltare dal dott. Del Ferraro la sua esperienza nel contrasto alla violenza contro le donne sottolineando l’importanza per i giovani di dare sempre il proprio contributo per lottare contro le prepotenze, denunciando e rivolgendosi sempre a chi può aiutare le vittime di violenza, ossia agli adulti, ai genitori, agli insegnanti, alle forza dell’ordine. Il dottor Del Ferraro ha palesato la propria emozione per l’incontro odierno che gli ha ricordato con intensità il motivo che lo ha spinto, oramai diversi anni fa, a scegliere di combattere contro le ingiustizie.
La prof.ssa Vincenza Graziano, prima collaboratrice della Dirigente Scolastica, ha espresso i suoi sentiti ringraziamenti nei confronti delle alunne e degli alunni presenti, di entrambi i plessi dell’Istituto, che sono il cuore della scuola, il fine ultimo di tutte le iniziative e di tutte le attività formative. “Sono loro – ha aggiunto la vicepreside – gli adulti di domani e grazie a questi momenti potranno diventare cittadine e cittadini consapevoli”.
La dott.ssa Maurizia Quattrone è intervenuta per testimoniare l’orrore che ha incontrato durante le indagini sulla morte di Sara Di Pietrantonio, giovanissima ragazza vittima di femminicidio, portando ai numerosi ragazzi collegati il saluto di Tina, mamma di Sara. La dottoressa, tra le altre cose significative e ricche di valore per i presenti, ha precisato che non si può e non si deve parlare di “amore” quando ci si trova di fronte alla sofferenza e all’assassinio. L’augurio è che il messaggio veicolato oggi possa davvero contribuire a prevenire orrori e drammi futuri.
La dott.ssa Margherita Silvestrini, presidente dell’Associazione “Aquilone rosa”, e la Vice Presidente Maria Chiara Cecilia, sulla base della loro esperienza da molti anni sul territorio, ha invitato a riflettere sulle dinamiche pericolosissime che mettono in moto atteggiamenti aggressivi e violenti da parte degli uomini.
Le alunne e gli alunni sono intervenuti presentando i propri lavori, le proprie riflessioni e ponendo domande per approfondire i temi trattati, intervallati da emozionanti video realizzati grazie alla collaborazione di Anastasia Savino ed arricchiti dalle composizioni di Giuseppina Torre, che è stata aiutata dall’amore per la musica a superare le violenze fisiche e psicologiche ad opera di suo marito.
Numerosi e significativi i lavori artistici esposti che i ragazzi hanno realizzato insieme ai professori Massimo Busenti, Alexia Miovilovich ed Elena Maria Vitelli mentre Sara Alivernini e Catalina Virvoreanu hanno fatto dono delle loro profonde creazioni alla mamma di Sara.
L’importanza di queste iniziative, quando sfrondate dalla retorica, in cui gli studenti – maschi e femmine – hanno un ruolo determinante, è evidente: la violenza di genere è figlia di una sottocultura maschilista che solo con la cultura e la formazione delle nuove generazioni può essere cambiata. La scuola e le istituzioni possono fare molto quando, come in questo caso, non si nascondono.
“Le emozioni che abbiamo vissuto oggi ci daranno la forza per reagire di fronte alle prevaricazioni, anche subdole, che si presenteranno trovando il coraggio per denunciare gli abusi” ha dichiarato la preside Professoressa Fabiola Tota che ha ringraziato tutti gli ospiti e i docenti per aver contribuito ad una giornata di formazione fondamentale che ha aperto il Festival della legalità che vedrà i ragazzi, in collaborazione con il Comune di Colonna, protagonisti di molte iniziative educative che accompagneranno l’intero anno scolastico.
L’evento è stato concluso ricordando il numero al quale rivolgersi in caso di violenza: 1522.
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