Dante e l’ambiente, il Parco dei Castelli Romani celebra il Sommo Poeta
“le cose tutte quante
hanno ordine tra loro, e questo è forma
che l’universo a Dio fa somigliante”
(Paradiso, I, 103-105)
Il 2021 è l’anno di Dante, del quale ricorrono i 700 anni dalla morte, e sono numerose le iniziative che, in tutta la Penisola, ricordano il Sommo Poeta. Amministrazioni pubbliche e realtà private di ogni dimensione e natura: il calendario è fittissimo, ciascuno ha cercato nella vasta opera di Dante uno spunto caratterizzante che fosse attinente al proprio orizzonte lavorativo, per rendere l’omaggio originale e attuale.
Il Parco dei Castelli Romani sceglie di celebrare Dante come l’autore che, prima e meglio di tanti altri, ha saputo cogliere l’importanza, per l’uomo, dell’ambiente.
L’Ente, in collaborazione con ARPA Veneto, che ha concesso l’autorizzazione all’uso del volume “Dante e l’ambiente”, pubblicherà sul proprio sito internet, www.parcocastelliromani.it, estratti dal libro, sintetizzati e adattati alla pubblicazione su web, il primo martedì del mese da giugno a novembre 2021. Il volume ha analizzato, con la collaborazione del Comitato di Verona della Società Dante Alighieri, le opere di Dante, evidenziando la sua capacità di sintesi di un immenso patrimonio di informazioni che, a cavallo tra Medioevo e Rinascimento, provenivano da conoscenze scientifiche antiche e da tradizioni anche al di fuori dell’Europa.
L’attenzione di Dante per l’ambiente si esplicita nell’interesse per l’astronomia, la geografia, lo studio del cosmo e, allo stesso tempo, per l’osservazione degli elementi naturali come i minerali, la distribuzione dell’acqua nel territorio, gli animali. Tuttavia, l’elemento centrale di studio rimane l’uomo, in quanto soggetto chiamato ad agire nei confronti delle risorse naturali a beneficio della società. Sebbene Dante sia lontano dal concetto moderno di metodo scientifico, inteso come la verifica di fatti tramite la sperimentazione, i messaggi essenziali dati come uomo di scienza appaiono di straordinaria attualità.
I termini guardare, ascoltare, ricercare “con amoroso uso di sapienza”, sono più che mai in linea con gli attuali orientamenti dell’educazione allo sviluppo sostenibile, almeno quanto considerare l’emozione un elemento in grado di favorire l’apprendimento e di intervenire sui comportamenti.
“Ringrazio Luca Marchesi, commissario straordinario ARPAV, per la disponibilità mostrataci – commenta il presidente dell’Ente Parco, Gianluigi Peduto – siamo onorati di poter contribuire alla diffusione di un testo che racconta, in modo accurato e inedito, il legame fra Dante e l’ambiente. Un punto di vista che ci ha incuriosito, affrontato con rigore in una pubblicazione di qualità, ci dà modo di partecipare alle celebrazioni mantenendo la nostra prerogativa di Ente Parco. Con l’auspicio di suscitare curiosità nei lettori, buona lettura alla scoperta del Sommo Poeta”.
L’Ente Parco proporrà, nel corso del 2021, anche alcune attività a tema, delle quali verrà data tempestiva comunicazione sul sito internet e sui canali social istituzionali.
Le iniziative dedicate a Dante a cura del Parco dei Castelli Romani fanno parte del più articolato programma della Regione Lazio “A riveder le stelle”, che raccoglie tutte le attività del territorio regionale.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento