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Daniele Caimmi: Le Olimpiadi sono state la realizzazione di un sogno

Daniele Caimmi: Le Olimpiadi sono state la realizzazione di un sogno
Luglio 26
17:18 2024

Il sogno di tanti da piccoli è di partecipare alle olimpiadi e pochi ci riescono.

Daniele (ex Gruppo Sportivo Fiamme Gialle) ci è riuscito due volte e di seguito approfondiamo la sia conoscenza attraverso risposte ad alcune mie domande.

L’evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? L’arrivo di una maratona dentro lo stadio con le urla della gente……..da brividi.

 

Daniele Caimmi (classe 1972) è un maratoneta con sua miglior prestazione 2h08’59”, a Milano il 1° dicembre 2002, arrivando terzo e preceduto dai kenyani Michael Rotich (secondo) e Robert Cheruyot (vincitore). Nel 1999 vince l’Oro ai campionati italiani di maratonina in 1h03’03”.

Campione italiano dei 10000m nel 2000 in 28’12″09. Si classifica quarto agli Europei 2002 a Monaco di Baviera. Sesto ai Mondiali del 2003. Nel 2009 ai Giochi del Mediterraneo a Pescara ha corso la Mezza maratona classificandosi 8º in 1h07’40”. Il 1° agosto 2010 agli Europei di Barcellona si è classificato 31° in 2h29’18”.

Cosa ti spinge a fare sport? La mia voglia di conoscere i miei limiti.

Hai sperimentato il limite nello sport? Si…….ci sono stati periodi dove ho toccato i 260 km in una settimana.

 Preparare una maratona da professionista significa correre un volume elevato di chilometri settimanali con giornate dove sono previsti doppi allenamenti e giornate dove bisogna correre per la distanza quasi della maratona.

Correre una maratona sotto le 2h10’ è per pochi in Italia e bisogna avere oltre al talento naturale anche la motivazione ad allenarsi duramente fisicamente e mentalmente.

L’evento sportivo più estremo o più difficile? Mondiali di Siviglia ‘99, dove si toccavano punte di calore di 45 gradi.

Il 28 agosto 1999 Daniele si è classificato decimo ai Mondiali di atletica leggera a Siviglia correndo la maratona in 2h16’23”. Tra gli altri italiani presenti Vincenzo Modica Argento 2h14’03” e Danilo Goffi quinto 2h14’50”.

Che significato ha per te la maglia azzurra, l’Olimpiade? Le Olimpiadi sono state per me la realizzazione di un sogno e la maglia azzurra quello di portare sempre più in alto il nome dell’Italia nel mondo.

Sogni realizzati, da realizzare, rimasti incompiuti? Il mio sogno da bambino era quello di fare le Olimpiadi e ci sono riuscito……ma la sfortuna è stata di non arrivare alla gara al meglio.

 Il 22 settembre 2000 Daniele ha partecipato alle Olimpiadi di Sydney correndo i 10.000 metri. Il vincitore fu l’etiope Haile Gebrselassie 27’18″20, precedendo il keniano Paul Tergat 27’18″29   e l’etiope Assefa Mezgebu 27’19″75.

Il 29 agosto 2004 Daniele ha partecipato alle Olimpiadi di Atene classificandosi 52° in 2h23’07”. La gara fu vinta da Stefano Baldini 2h10’55”, precedendo lo statunitense Mebrahtom Keflezighi 2h11’29” e il brasiliano Vanderlei de Lima 2h12’11”.

Un grande obiettivo raggiunto è stato partecipare alle Olimpiadi per ben due volte, purtroppo non sempre si riesce poi a far bene ma è importante il percorso fatto e l’esperienza vissuta.

Prossimi obiettivi a breve, medio, lungo termine? L’obiettivo è allenare e dare consigli alle nuove leve.

Daniele ha avuto grandissimi allenatori, è stato atleta di livello nazionale e internazionali con crono e risultati importanti dai 5.000 alla maratona e ora con la tantissima esperienza in gare nazionali, europee, mondiali, olimpiche, internazionali può aiutare i più giovani a intraprendere un percorso performante.

A chi ti ispiri? Mi sono ispirato a Gelindo Bordin che ho conosciuto da bambino ai Mondiali a Roma nel 1987 e poi come atleta nelle sue ultime gare.

 Per tanti Gelindo Bordin è un gigante della maratona, conosciuto da tanti per la sua vittoria olimpica attraverso le telecronache e tanti si sono ispirati a lui e continuano a ispirarsi.

Gelindo Bordin (classe 1959) nel 1986 vinse la medaglia d’oro nella maratona ai Campionati europei a Stoccarda in 2h10’54”. Ai Campionati mondiali del 1987 a Roma si classifica terzo in 2h12’40”. Campione Olimpico a Seul nel 1988 in 2h10’32”, primo italiano a vincere la maratona olimpica.

Il 16 aprile 1990 Gelindo Bordin vinse la maratona di Boston 2h08’19”, unico italiano a riuscirci, unico campione Olimpico in carica a farcela. Unico italiano ad aver vinto la maratona di Boston. Il 1° settembre 1990, Gelindo Bordin diventa il primo uomo a vincere il titolo europeo due volte, difendendo il suo titolo europeo Spalato in 2h14’02” e precedendo Gianni Poli 2h14’55”.

Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? Per mia moglie e i miei figli sono stato e rimango un grande atleta…per i colleghi, al primo impatto, dopo che sono uscito dal Centro Sportivo, non sapevano niente di me.

Daniele ha vinto tantissime gare a livello nazionale e si è ben distinto a livello internazionale partecipando con la maglia azzurra a campionati europei, mondiali, olimpiadi. Vanta ottimi crono dai 5000 metri alla maratona e tutt’ora non è facile a livello nazionale scendere sotto le 2h10’ per i maratoneti italiani.

Certo quando si finisce la carriera si è un po’ disorientati e bisogna riorganizzarsi e potrebbe essere difficile abituati al successo, soprattutto frequentando persone che non praticano o non si interessano di sport. Comunque, è importante trovare una nuova dimensione e interessi, possibilmente inerenti allo sport praticato.

Cosa dà e cosa toglie lo sport? La cosa bella che mi ha dato lo sport è una famiglia e due belle medaglie che sono i miei due figli.

Una parola o frase che ti aiuta nei momenti difficili? Un bacio o una parola dolce con mia moglie.

C’è qualcuno che ti incoraggia o scoraggia nelle tue imprese sportive? Sempre i miei familiari mi hanno incoraggiato nel fare sport.

Daniele, oltre allo sport praticato ad altissimi livelli con volumi di allenamento anche di 260km a settimana, è riuscito a costruirsi una sua vita familiare sposando Rosaria Console, una maratoneta con suoi stessi interessi, del suo stesso Gruppo Sportivo Fiamme Gialle e di elevato valore sportivo.

Rosaria, per tanti anni, è stata una delle più forti maratonete in Italia, due volte atleta olimpionica (2004 Atene Maratona 16^ – 2h35’56” e 2012 Londra Maratona 30^ – 2h30’09”).

Rosaria Console vanta sette titoli nazionali: Oro nei 10000 metri (2008, 2016); Oro nella mezza maratona (2003, 2009, 2010, 2016); Oro nella maratona (2008).

Di seguito ulteriori prestazioni eccellenti di Rosaria Console: 1999 Europei under 23 Göteborg 5000 m piani 7^ -15’51″35 e 10000 m piani Argento – 33’05″77; Universiadi Palma di Maiorca Mezza maratona Oro – 1h14’14”; 2001 Mondiali Edmonton Maratona 20^ – 2h34’11”; 2002 Europei Monaco di Baviera Maratona 5^ – 2h35’23”; 2005 Giochi del Mediterraneo Almería Mezza maratona Argento 1h15’40”; Mondiali Helsinki Maratona 19^ – 2h32’47”; 2009 Giochi del Mediterraneo Pescara Mezza maratona Argento 1h12’34”; 2010 Europei Barcellona Maratona 8^ – 2h36’20”.

Gli allenamenti più importanti? Gli allenamenti più importanti sono stati fatti con Baldini nei suoi anni migliori, dal 2001 fino al 2004.

Allenarsi con amici atleti di poco più forti aiuta a migliorare a crederci, ad avere un grande riferimento per poter migliorare con il duro lavoro, lavorando insieme.

Stefano Baldini (classe 1971) Campione olimpico di maratona ad Atene 2004 e due volte campione europeo (Budapest 1998 e Göteborg 2006). Ha inoltre conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali di mezza maratona nel 1996 a Palma di Maiorca e due medaglie di bronzo nella maratona ai mondiali di Edmonton 2001 e Parigi Saint-Denis 2003. Il 23 aprile 2006 alla Maratona di Londra ha stabilito il record nazionale di maratona in 2h07’22” che sarà battuto nel febbraio 2020 da Eyob Faniel.

Cosa diresti a te stesso di 20 anni fa? Dovevo essere meno istintivo durante la gara.

In che modo lo sport ti aiuta nella vita quotidiana? Riflettere e non essere istintivo nel lavoro.

Come ti ha trasformato la corsa? Molto più riflessivo.

 Soprattutto la maratona aiuta a sapersi gestire, a saper aspettare, a conoscersi meglio per capire quando e come fare nel momento opportuno, senza spendere troppe energie da subito, senza darsi per sconfitto da subito, ma andando avanti e valutando un po’ per volta.

Cosa hai scoperto del tuo carattere facendo sport? Di essere molto testardo.

Cosa diresti per avvicinare ragazzi e adulti allo sport? Quando si decide di praticare uno sport, la motivazione e la disciplina sono alla base del successo.

Matteo SIMONE

380-4337230 – 21163@tiscali.it

Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

https://ilsentieroalternativo.blogspot.com/

http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo

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