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Daniela Di Fiore ospite della Mondadori: “Insegnare agli eroi in ospedale ci fa capire quanto sia più ciò che si riceve che ciò che si dà”
Sabato di formazione intenso ed emozionante alla Mondadori Bookstore di Velletri, con una giornata speciale interamente dedicata alle donne. Partenza mattutina con il corso sulle #softskills, ovvero le competenze trasversali che raggruppano qualità personali, atteggiamenti nel campo lavorativo e relazioni interpersonali. Nonostante il poco tempo a disposizione, l’evento del mattino ha riportato un tutto esaurito con oltre trenta docenti iscritte al corso che si è tenuto nella sala lettura della Libreria di via Pia. Nel pomeriggio, invece, spazio alla letteratura con la presentazione del libro Donne come noi. Cento storie di donne italiane che hanno fatto cose eccezionali. Di fronte ad una nutrita cornice di pubblico, la direttrice della rivista nazionale “Donna Moderna”, che ha organizzato la giornata in un network che ha coinvolto diverse città, Annalisa Monfreda, insieme ad una delle protagoniste delle storie, Daniela Di Fiore, ha parlato del libro e dei contenuti dello stesso. Non sono mancati i momenti di commozione, perché nel racconto della professoressa Di Fiore c’è spazio per i momenti di dolore. La sua esperienza di insegnamento, infatti, si è svolta spesso a contatto con ragazzi e giovani che poi non ce l’hanno fatta, in un centro sanitario dove la scuola diventa una vera e propria terapia perché aiuta a coltivare i sogni e le speranze limando l’aspetto psicologico che spesso risulta decisivo. Nel raccontare la storia di una ragazza che purtroppo “è volata in cielo”, la Di Fiore si è commossa: “Non riesco a dire altro termine se non è che è volata via. Questi giovani hanno una voglia di fare, una passione, un amore che ha tanto da dire a tutti. Io credo che l’insegnamento sia qualcosa di importante in questi ospedali perché non è passivo, anzi è bidirezionale. Credo sinceramente che da queste esperienze io ho ricevuto molto più di quanto ho dato”. Sulla sensibilità delle donne e sulla loro bravura nell’affrontare con caparbietà queste situazioni, il dibattito è proseguito non prima di un caloroso applauso che ha sancito un virtuale abbraccio verso la Di Fiore, che ha svelato di non riuscir mai a trattenere le lacrime quando si toccano certe corde della vita, umana e professionale. Le lettere insegnate nei reparti di oncologia pediatrica assumono un valore particolare, come un baluardo di sopravvivenza, e la Di Fiore definisce eroici gli oltre quattrocento studenti che ha avuto al Policlinico Gemelli di Roma, uno dei centosettanta ospedali italiani che offre una normale attività didattica ai ragazzi malati. “Vedere quelli che ce la fanno è meraviglioso, è come rinascere – ha detto l’autrice, una delle cento donne che porta avanti un’attività straordinaria, nello specifico l’insegnamento – ma anche chi vola via ci lascia in dotazione una missione che è nostro compito realizzare”. Il pomeriggio si è concluso con tante domande, il firma-copie e le foto ricordo. Un sabato da ricordare per la Mondadori che conclude così il suo ciclo di presentazioni iniziato a gennaio, con una programmazione ricca, intensa e variegata. Poco più di un mese alla pausa, però, perché il 16 giugno secondo indiscrezioni dovrebbe essere la data prefissata per l’inaugurazione di “Velletri Libris”. Lo staff della rassegna internazionale sta lavorando alle date, agli ospiti e a tante altre novità che verranno presto svelate in una conferenza stampa dedicata.