Daniela Bellofiore: Lo sport funge da medicina e antidepressivo naturale
La pratica di uno sport risulta essere un’ottima opportunità per star bene, per prendersi cura di se stessi, per conoscere altre persone, confrontarsi, uscire fuori dalla zona di confort e apprendere dall’esperienza.
Di seguito approfondiamo l’esperienza di Daniela, attraverso riposte ad alcune mie domande.
L’evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? Pratico sport da ragazzina (atletica, pallavolo, bicicletta, danza e fitness vario) da qualche anno sono tesserata con una squadra podistica di cui faccio parte anche del direttivo e di cui sono anche social media manager. Per gravi problemi familiari sono stata ferma un paio di anni e da qualche mese ho ripreso ad allenarmi e a gareggiare costantemente. Sono in una fase di recupero e di ricrescita con tantissima motivazione. Le emozioni più belle le ho sperimentate quando, correndo, ho percepito il calore umano (tifo) della folla.
La spinta a fare sport risulta essere sempre una forte motivazione e la pratica di una disciplina sportiva fa stare bene, soprattutto allenandosi, migliorando, partecipando a gare e attraversando percorsi, sentieri, paesi, città, colline, montagne, piste di atletiche con eventuali spettatori che incoraggiano e tifano.
Cosa sperimenti prima, durante, dopo una impresa sportiva? Prima di un’impresa sportiva sento tanta eccitazione emotiva ed entra in circolo l’adrenalina. Alla partenza sono molto concentrata, penso a quello che sarà il percorso e ho paura di sbagliare qualcosa. Durante la gara scatta la competizione, soprattutto con me stessa, e lungo il percorso, anziché sentire fatica, subentra la gioia. Al termine della gara non sento la stanchezza ma la soddisfazione di averla portata a termine.
Sono tante le impressioni, sensazioni, emozioni che si attraversano praticando sport, dagli allenamenti, al pre-gara, in gara soprattutto, e infine nel post gara dove ci si può rilassare e capire cosa veramente è successo e cosa si può fare per star meglio e cercare di far meglio la prossima volta.
Hai sperimentato il limite nello sport? Il limite è solo nella nostra testa.
L’evento sportivo più estremo o più difficile? L’evento sportivo più estremo è stato il trail di Maciano (Pennabilli-RN), 8 km di sterrato, ghiaia, salite, discese, sentieri in mezzo al bosco. Ho corso tutto il tempo concentratissima per non cadere, ironia della sorte sono caduta a pochi metri dal traguardo (senza conseguenze).
Lo sport permette di mettersi in gioco in gare anche difficili confrontandosi con se stessi, con gli altri, con eventuali criticità dovute al percorso, al clima, cercando di apprendere sempre da ogni esperienza, in modo da poter potenziare eventuali criticità per poter far sempre meglio.
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Ritengo utilissima la presenza e la collaborazione dello psicologo dello sport, così come la figura del motivatore: parte sempre tutto dalla testa.
Sogni realizzati, da realizzare, rimasti incompiuti? Sogni realizzati: sono salita sul podio della Rimini Marathon (per ritirare premio di Società). Sogni da realizzare: conquistare un podio da poter dedicare ai miei genitori.
Prossimi obiettivi a breve, medio, lungo termine? Progetti a breve termine: dimagrire, aumentare la forza e la velocità. Obiettivo a medio termine: allenarmi in maniera più professionale, seguita da un coach. Obiettivo a lungo termine: conquistare un podio prestigioso e/o partecipare a una maratona in una capitale europea (per esempio Parigi).
La pratica di uno sport permette di sognare, organizzarsi e preparare per cercare di trasformare sogni in realtà. Condividere fatica e gloria, programmare obiettivi a breve, medio e lungo termine, sfidanti, difficili ma non impossibili.
A chi ti ispiri? Mi ispiro ai grandissimi dello sport, del passato (es: Mennea) e del presente, tra i quali anche la campionessa paralimpica Annalisa Minetti. Mi ispiro anche ai miei colleghi di squadra ultramaratoneti; mi ispiro alla mia amica, podista e coach.
Pietro Paolo Mennea (Barletta, 28 giugno 1952 – Roma, 21 marzo 2013) è stato Campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980, primatista mondiale della specialità dal 1979 al 1996 con il tempo di 19″72, tuttora record europeo. Ha detenuto inoltre, dal 1979 al 2018, il record italiano dei 100 metri piani con il tempo di 10″01 (record europeo fino al 1984). Unico duecentista della storia qualificato per quattro finali olimpiche consecutive: dal 1972 al 1984.
Annalisa Minetti (classe 1976) cantautrice, atleta paralimpica e modella italiana. “Miss Lombardia”, a Miss Italia 1997 si classifica settima e vince “Miss Azira Ragazza in Gambissime”. Trionfa al Festival di Sanremo 1998 con ‘Senza te o con te’ sia nella sezione Giovani che nella sezione Campioni, unica artista ad aver ottenuto tale risultato nello stesso anno. Nel 2012 conquista la medaglia di bronzo nei 1500 metri alle paralimpiadi di Londra (4’48″88). Conquista la medaglia d’oro ai campionati del mondo di atletica leggera paralimpica 2013 negli 800 metri (2’21″82). Nel 2017 alla Maratona di Roma conquista la medaglia d’oro e stabilisce il record come migliore prestazione europea nella categoria T11 (3h47’09”).
2011 Campionati italiani di paraciclismo su strada: 18,6 km crono 27’04” Argento e 33 km in linea 1h07’06″34 Argento.Triathlon, Mondiali (750 m nuoto, 20 km tandem, 5 km corsa: 2023 World Triathlon Para Cup Taranto 1h16’43” (15’11” , 37’37”, 21’41”) 4^ assoluta e 2024 World Triathlon Para Cup 1h18’56” (15’20”, 38’50”, 23’05”) 5^ assoluta. Aquathlon (1000 m nuoto, 4 km corsa): 2024 Campionati italiani Civitanova Marche 38’05” (19’24”, 17’36”) Oro.
Sei di ispirazione per qualcuno? Vorrei essere di ispirazione alle altre donne perché entrino a far parte del mondo dello sport come atlete, dilettanti e/o professioniste, istruttrici e/o dirigenti; sarebbe una nuova opportunità di lavoro vista la situazione critica dell’occupazione femminile.
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? Ricevo stima, complimenti, ammirazione, tifo e applausi, in eccesso rispetto ai risultati ottenuti, ma forse vengono riconosciuti e premiati passione e impegno.
Cosa dà e cosa toglie lo sport? Lo sport da tantissimo: salute, equilibrio fisico e mentale, gioia, ottimismo, tiene lontano dai vizi; crea connessione, spirito di squadra, socializzazione, amicizie (a volte matrimoni). Per me non toglie nulla. Rappresenta una metafora della vita. Ho sentito parlare di dipendenza negativa e tossica, ma non mi riconosco in tutto questo.
La pratica di un o sport aiuta a prendersi cura di sé fisicamente e mentalmente, a trovare amicizie e a essere in connessione con altri, condividere situazioni belle e brutte apprendendo sempre dalla scuola dello sport.
Che significato ha per te un podio? Il podio è il raggiungimento di un traguardo, la conferma del proprio valore, la dimostrazione che si è lavorato bene.
Quali sono gli ingredienti del successo? Ingredienti del successo: disciplina, salute fisica e mentale, costanza, sacrificio, ottimismo, perseveranza, ambizione, incoscienza.
Gli allenamenti più importanti? Gli allenamenti più importanti sono quelli che ti portano a raggiungere e superare il proprio limite.
Più si lavora duramente in allenamento e più si può pretendere in gara, l’allenamento è a strada per il successo, con costanza, perseveranza, grinta, determinazione e credendoci sempre.
Cosa diresti a te stessa di dieci anni fa? Direi a me stessa: preparati (mentalmente) perché affronterai (con gioia) sfide importanti.
Una parola o frase che ti aiuta nei momenti difficili? Una frase che mi aiuta nei momenti difficili: ‘Nella vita si può fare tutto’.
C’è qualcuno che ti incoraggia o scoraggia nelle tue imprese sportive? Mi incoraggia il Presidente della mia squadra e la mia amica podista e coach. Le persone negative scoraggiano sempre a prescindere.
In che modo lo sport ti aiuta nella vita quotidiana? Lo sport mi aiuta tantissimo nella vita quotidiana: se sono indisposta i sintomi scompaiono; se sono arrabbiata torno a casa di buon umore. Funge da medicina e antidepressivo naturale.
Cosa hai scoperto del tuo carattere facendo sport? Cosa ho scoperto del mio carattere facendo sport: ho confermato il fatto che sono molto ambiziosa. Vorrei poter conoscere altri lati nascosti del mio carattere attraverso lo sport.
La pratica di uno sport permette di conoscere sempre più se stessi nel profondo, andando incontro a criticità, crisi, difficoltà e organizzandosi per affrontarle, gestire, risolverle, superarle.
Matteo SIMONE
380-4337230 – 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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